Il Varese Calcio è morto. Manca solo che qualcuno abbia il coraggio di dircelo… ma ormai è così. Non ci sono più speranze e la cosa peggiore è che nessuno lo vuole dire e, forse, lo dirà.

ACCANIMENTO TERAPEUTICO O… PRESA PER I FONDELLI?
Quando un malato è terminale e si cerca in tutti i modi di salvarlo con terapie di ogni tipo si dice che si sta praticando un accanimento terapeutico. Questo accanimento, in realtà, al Varese Calcio lo si sta facendo da un paio d’anni. Consentitemi: da alcuni mesi a questa parte ci stanno solo prendendo tutti per i fondelli. Nessuna terapia, nessuna mossa ‘vera’ per cercare di salvare la baracca, nessuna operazione milionaria.

CHI SI ASSUMERA’ LA RESPONSABILITA’?
Le ultime figure di riferimento rimaste per squadra, giornalisti e tifosi erano il ‘tutto fare’ Nando Vescusio e il ‘Direttore’ Marco Ballotta. Vescusio, proprio oggi, ha salutato e domani potrebbe essere il giorno di Ballotta. Resta quindi solo il presidente-proprietario Claudio Benecchi che avrà il compito e il dovere morale di dirlo: non è più possibile andare avanti, non ci sono più nemmeno i presupposti essenziali per farlo. Per la verità Benecchi ci ha spesso messo la faccia, fatto salvo che nella maggior parte dei casi ha detto inesorabilmente cose che poi non sono successe. Per una volta, abbia il coraggio di dire la verità!

PERCHE’ SIAMO COSI’ CERTI?
Inutile elencare le infinite promesse economiche mai mantenute che sono solo la punta dell’iceberg. Ad oggi il Varese non ha più un campo dove allenarsi, non ha uno stadio dove giocare, non ha niente di tutto questo nemmeno per il Settore Giovanile e la Scuola Calcio e soprattutto, a brevissimo, non avrà più nemmeno una sede da dove sono sparite nel weekend sedie e quant’altro. Anche dai magazzini dello stadio è sparito del materiale. C’è solo il minimo presupposto che si possa andare avanti? Impossibile!

SE NE RIPARLERA’ A GIUGNO
Con la fine del nuovo ‘Calcio Varese’, come ce lo volevano far chiamare, finirà tutto il movimento, almeno fino a giugno. Lo stadio e Varesello sono in concessone a questa società ed è pressochè impossibile che possano essere ri-concessi ad un’altra società prima che le concessioni abbiano la loro scadenza naturale. Con la prima squadra, inevitabilmente, tutto il movimento dei giovani a cascata farà la stessa fine.

MEGLIO ORA
Se morte doveva essere meglio così, meglio ora, meglio a tre mesi abbondanti dalla fine della stagione. Chi ha un progetto per far rinascere il calcio a Varese sa ora di poterlo fare dovendo ripartire da zero senza pensare al passato. A fine stagione, il rischio più grande, sarebbe stato quello di trovare un altro… accanimento terapeutico.

BENECCHI
Caro presidente, sii uomo, sii vero. Dillo al mister e ai superstiti della squadra, dillo a tutti i mister e ai ragazzi del settore giovanile, dillo a tutti i tifosi. Il Varese Calcio è morto!

Michele Marocco
(Nella foto l’ultimo trionfo in Coppa Italia Eccellenza)