Dal 1976 ad oggi si contano 45 ritiri per il Rubgy Varese che torna dopo il lungo stop con tante ambizioni. Al cancello del Vivirolo si sono presentati sia i ragazzi i ragazzi della serie B sia i ragazzi dell’under 18, qualcuno è ancora in ferie per dirla tutta, ma l’annata ha comunque preso il via.
A rispondere presenta all’appello anche Matteo Broggi che dopo un anno di stop rientra nel gruppo apportando un valore aggiunto alla squadra. Insieme a lui ecco anche Contardi, Bosoni e Gulisano pronti a mettersi a disposizione e a compensare la freschezza dei giovani diciottenni con la loro esperienza.

Nel frattempo la società rende noto il vademecum delle regole da rispettare per mantenere il più alto livello di sicurezza in attesa di una stagione che ha tanti punti di domanda.
Inizieremo? Non inizieremo?pronuncia il presidente Francesco Pierantozzi. Forse qualcosa in più la si saprà dopo il 4 settembre, giorno in cui è fissato il consiglio federale.
Il virus ci ha messo in ginocchio, ha messo in ginocchio il mondo intero, e lo sport non è esente, giocare con il contatto ridotto non è rugby, è come prendere un gelato caldo“. Poi prosegue:Noi abbiamo voglia di giocare e covid a parte siamo convinti di poter fare bene, si sta tornando un po’ al rugby di una volta, scommettendo sul vivaio e sulla crescita dello stesso“.


Il nuovo tecnico Peppo Pellegrini ha un solo obiettivo in testa: divertimento e serietà. Concorde il suo staff con Bruno. Poretti, Mario Galante, Giovanni Soldini e Leonardo Bianchi. “Proveremo a proporre un gioco piacevole sia per noi che per chi ci guarda, sperando davvero di poter fare il vero rygby“.

P.C.

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