Michele e Mavillo in questa puntata di “Aspettando con…” ospitano Eros Pisano, cresciuto nel Varese dove ha disputato 166 partite segnando 14 goal, e Mathieu Moreau che ha giocato 158 gare tra i professionisti prima di ritirarsi nel 2013. Al Varese dal 2008 al 2012, dove ha collezionato 87 presenze. Adesso si trova in Canada e ci racconta come sta vivendo questo momento: “Le misure sono meno drastiche rispetto all’Italia. Alcuni negozi sono aperti, possiamo andare al parco mentre ristoranti e bar sono chiusi”.

Raccontaci questa scelta di cambiare vita. “La fine dell’avventura a Varese mi ha un po’ scioccato, sono rimasto deluso. Dopo sono andato a Venezia ma mi sono reso conto che la passione per il calcio giocato veniva a mancare e ho deciso di smettere. All’epoca c’era la possibilità di venire in Canada perché la mia ex moglie è canadese e pensavamo fosse la scelta migliore anche per i miei figli. Sono partito con l’idea di fare tutt’altro però mi sono reso conto che era meglio continuare a fare quello che sapevo fare meglio e infatti sono rimasto nel mondo del calcio e mi occupo della parte dei portieri in un’accademia e faccio anche il professore di educazione fisica”.
Inevitabile un ricordo della finale play-off contro la Cremonese e delle emozioni vissute. “Sono momenti che tutti i calciatori vorrebbero vivere. Eravamo un gruppo fantastico, davvero. Abbiamo fatto un’annata difficile e siamo arrivati ai play-off stanchi, non da favoriti ma convinti di potercela fare”, ricorda con gioia Mathieu.

Anche Eros commenta quella finale: “È stato l’inizio di qualcosa di importante, il bello della nostra cavalcata è stato quel gruppo unito fatto di ragazzi che avevano voglia di mettersi in mostra. Sannino è stata la nostra forza, è riuscito a creare una mentalità vincente”. Poi ha trascorso due anni in Inghilterra: “Tutta un’altra atmosfera. Il calcio è quello che piace a me, molto fisico, di corsa. Le partite non finiscono mai e anche la mentalità del calciatore è diversa. Stadi stupendi e sempre pieni. Tornato dall’Inghilterra sono stato sei mesi senza squadra poi ho trovato un accordo a Pisa. È stata una bellissima esperienza che mi ha aiutato a crescere”.

In collegamento da Lecce si aggiunge Alessandro Camisa, in biancorosso dal 2008 al 2012 in cui ha giocato 105 partite. Ripensa così quegli anni a Varese: “Era una famiglia. È difficile trovare gruppi così perché legare con tutti i compagni, con tutta la società ma anche con la stessa città è un qualcosa che non accade sempre. Dopo Varese ho fatto 3 anni a Vicenza prima di arrivare a Lecce. Avevo tanta voglia di tornare a casa nella mia città”.

Eros cosa ne pensi della ripresa dei campionati? “Ad oggi c’è tanta incertezza. Chi deve decidere prova a stilare dei protocolli ma oltre la Serie A penso siano difficili da applicare. Nel caso di possibilità di riprendere logicamente si dovrà fare una mini preparazione e ci saranno tante partite ravvicinate con un clima estivo. Noi vogliamo tornare in campo ma bisogna valutare tutte le situazioni, prima di tutto la sicurezza”.
Pensiero analogo quello di Alessandro: “Personalmente non riesco neanche a farmi un’idea perché è una situazione talmente strana che non è semplice”. Mathieu: “Non so che decisioni verranno prese ma in ogni caso verrà contestata. Qui è tutto sospeso e archiviato da inizio marzo”.

Michele Marocco e Mavillo Gheller
testo a cura di Roberta Sgarriglia

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