Se non l’anno prossimo, quando? Premessa: siamo ancora ai si dice. Svolgimento: Se Radio Corridoio non ha preso una cantonata, il campionato che si aprirà in autunno (?) promette di trasformarsi nel più clamoroso jolly della storia recente. Veniamo al punto.

Nella maxi riforma che la FIGC sta disegnando per ridare sostenibilità al calcio post Covid-19, sarebbe prevista una Serie B a 40 squadre (2 gironi da 20) nel 2021/2022. Ciò significa che la prossima stagione potrebbe offrire alla Serie C una platea XXL di promozioni nella cadetteria. Mal contate, non meno di una dozzina. Con il nodo delle retrocessioni di questa stagione (in A e in B), ancora tutto da sciogliere sulla base della prosecuzione (o meno) dei rispettivi campionati.

Sia come sia, si procederebbe verso un gigantesco condono che rappresenterebbe anche il riequilibrio per una Lega Pro che nel 2020/2021 potrebbe (caso limite) allineare ai blocchi di partenza sino a 69 club. Recessione permettendo, s’intende. Una sanatoria che offrirebbe una ribalta (mediatica ed economica) di tutt’altra portata rispetto a quella (giocoforza limitata) della Serie C. Se così fosse (e siamo ancora nel campo delle ipotesi), un’occasione unica per tante società che da lustri inseguono il paradiso perduto della B. Pro Patria inclusa, ovviamente.                   

Giovanni Castiglioni

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