Obtorto protocollo. Mentre i medici di Serie C riuniti martedì in call conference dai vertici di Lega Pro dichiaravano le misure sanitarie proposte dalla commissione medico-scientifica della FIGC di “difficile applicazione” (eufemismo traducibile in improponibili per la categoria), il Responsabile dell’Area Medica della Federazione professor Andrea Ferretti rimane fiducioso sulla possibile adozione in Serie A: “Il rischio zero non esiste. Ma se si riuscisse ad applicare perfettamente il protocollo, il rischio sarebbe ridotto. Certamente inferiore ad altri ambiti lavorativi”. 

Ospite da remoto mercoledì sera della conviviale virtuale del Panathlon Club Milano del presidente Filippo Grassia, l’ex medico della nazionale azzurra ha ripercorso la sua avvincente carriera aperta nel volley (due titoli italiani come giocatore e come coach nel ’75 e nel ’77 con Ariccia e Roma) e proseguita nel calcio. Chiaramente sempre in parallelo con la peculiare attività clinica. Il ricordo più struggente resta quello di USA 94 con il recupero lampo di Franco Baresi (25 giorni) dall’infortunio al menisco: “Fu qualcosa di unico. Possibile solo con un grande uomo e un grande capitano come lui”. 

Tornando alla stringente attualità, Ferretti è entrato nel merito della querelle protocollare: “Mi auguro che si possa tornare presto a giocare a calcio perché è lo sport che amiamo. Certo, il protocollo è molto selettivo e ha ricevuto delle legittime obiezioni di fattibilità. Ma ho grande stima nel professor Paolo Zeppilli, uno dei più grandi esperti in materia, che ne è stato uno dei fautori. Bisognerà calcolare il peso del calcio come si fa con tutte le altre attività e capire se valga la pena ripartire. A breve, avremo una decisione definitiva”.
Sulle ricadute ospedaliere della pandemia, il giudizio è impietoso: “L’aziendalizzazione della sanità è uno degli errori alla base di quanto purtroppo abbiamo visto in questi mesi”.

Dopo 90 minuti (non a caso) di botta e risposta in chat, il meeting (a cui è intervenuto anche il Governatore di Area 2 Lombardia Attilio Belloli) è stato sigillato da Grassia con una citazione di Giambattista Vico: “L’ordine delle idee deve procedere secondo l’ordine delle cose”. Ineccepibile.                                   

Giovanni Castiglioni

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