Fino al 6 gennaio l’Italia sarà ancora tra zona rossa (prefestivi e festivi) e arancione (tutti gli altri giorni), ma si pensa già a quello che potrà avvenire dopo la scadenza dell’attuale DPCM prevista per il 15 gennaio. Sarà possibile ripartire? Come? Che settori si potranno rimettere in moto? Qual è il destino, ad esempio, del calcio dilettanti?
Il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora attraverso la sua pagina Facebook ha parlato della possibile ripartenza dello sport a gennaio e questa mattina è intervenuto al programma di Rai Tre Agorà dove ha considerato l’ipotesi che le piscine, le palestre e le scuole di danza possano riaprire entro fine gennaio.
Ripartire con lo sport è la mia priorità! Non esiste ancora una data ufficiale per la ripartenza anche se l’obiettivo è di riaprire entro il mese di gennaio. Stiamo lavorando a stretto contatto con il CTS e il fatto che io non stia tutti i giorni a scrivere post sul tema non vuol dire che non me ne stia occupando. Tutte le indiscrezioni che leggete in giro sono prive di fondamento.
Ricordo a tutti che al momento siamo ancora quasi sempre in zona rossa fino al 6 gennaio e che tutti i settori produttivi stanno soffrendo.
Ricordo a tutti che sono chiuse le scuole che sono il cuore del nostro Paese!
Basterebbe ricordare questo per pensare a quanto ridicole siano le affermazioni sul fatto che solo lo sport sia fermo! Capisco bene il disagio e la rabbia ma entro certi limiti: i lavoratori sportivi (fantasmi fino ad oggi) e le ASD e SSD hanno avuto contributi per centinaia di milioni di euro, molto più di tanti altri settori, e continueranno ad averli fino a quando lo sport non ripartirà. Mi risulta che anche tra chi commenta lamentandosi dei mancati aiuti ci siano in realtà persone che hanno ricevuto decine di migliaia di euro, altro che spiccioli!