La Openjobmetis perde anche l’ultima partita dal Girone B contro la Dinamo Sassari per 77-61 e apre così definitivamente il dibattito tra i tifosi che iniziano a farsi qualche domanda sulla nuova creatura biancorossa nata in estate. Dubbi e perplessità lasciate da una Supercoppa comunque arrivata in piena preparazione, che però, confrontata con quella di alcune dirette rivali sulla carta per gli obiettivi stagionali, mostra una squadra ancora molto indietro sul piano del gioco e dell’identità.

La realtà è che fino ad oggi a Varese è mancata la possibilità di allenarsi insieme con continuità da inizio preparazione, prima per l’assenza di Beane, poi l’arrivo ritardato dalla Summer League di Egbunu e Kell e poi proprio per l’infortunio del nuovo playmaker. Il quadro molto somiglia a quello dello scorso anno quando i biancorossi non riuscivano a trovare continuità negli allenamenti, falcidiati dall’infortuni. Continuità che una volta trovata portò poi alla svolta stagione.

Ad oggi chiaramente la situazione è diversa soprattutto a livello di tempistiche, visto che la squadra ancora deve iniziare il campionato ed ogni tipo di giudizio va derubricato al così detto “basket d’estate”, però senza dubbio con il rientro di Kell la tifoseria si aspetta passi in avanti concreti sia in fase offensiva che difensiva, dove ad oggi la Openjobmetis subisce troppo e con troppa facilità.

Dopo la brutta sconfitta di ieri sera, contrassegnata da un terzo quarto da incubo perso 20-9 dagli uomini di Vertemati, queste considerazioni si sono fatte sempre più pressanti da parte dei tifosi, che hanno analizzato così la sfida sui social, come mette in evidenza criticamente Simone Grupillo: “C’è poco da dire. La squadra è scarsa! Come o peggio dello scorso anno…”, seguito a ruota da Andrea Marchesi: “Quest’anno servono 2 squadre più scarse di noi per salvarsi, speriamo di trovarle” e Stefano Sottil: “Ma non è cambiato niente? Sempre peggio”

Pessimismo che non salva nessuno, nemmeno coach Vertemati, che arriva così a subire le prime critiche da parte di alcuni tifosi come Luca Vergani: “Coach Bulleri dieci spanne sopra Vertemati”, oppure Domenico Carratù che non lo considera all’altezza dell’incarico: “Bisogna prendere subito un allenatore vero, non un bambino”, così come Michele Micky Petrella che vede un errore nella scelta del coach di Cornaredo e critica il mercato estivo: “Per il secondo anno di fila hanno puntato su un coach esordiente. L’anno scorso l’hanno sfangata a malapena ma stavolta non lo so… con i mitici acquisti dal campionato polacco e austriaco… Ma non si vergognano… Siamo stanchi di dover lottare ogni anno per la retrocessione. Siamo Varese!!!!”.

Alla frangia più estrema del pessimisti si contrappone quella del raziocinio e della fiducia. Di questa fa parte Ignazio De Bortoli che dice: “Per i ragazzi doveva essere una buona opportunità per lavorare insieme. Attendiamo il recupero di Kell e di verificarne il suo impatto nei giochi. Vedremo l’asse play-pivot e le potenzialità. La squadra è un cantiere aperto e il 26/9 si avvicina, non resta che lavorare, lavorare duramente. In questo momento dobbiamo essere fiduciosi il tempo ci dirà… Forza Varese sempre e Forza Ragazzi!!!”, seguito a ruota da Walter Zavatti: “Non facciamo drammi siamo un attimino fiduciosi con il rientro di Kell e con il lavoro speriamo di partire col piede giusto .Forza Varese Sempre” e Luca Maggi: “Varese è un cantiere e Sassari è molto più forte, partita che rispecchia i valori odierni dei due team… Non farei un dramma la vera Varese si vedrà fra qualche tempo (il play titolare non ha ancora messo piede in campo, ndr)”.

Alessandro Burin

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