Poulter 5: è in continua difficoltà perché non riesce ad alzare come vorrebbe, costretta a correre troppo e ad avere anche poco lucidità nelle scelte. Prova a ad affidarsi a tutte le sue bocche di fuoco, trovando risposte poco confortanti. Non riesce a farsi sentire né a rete né al servizio. Si rifarà.
Mingardi 6.5: Mingardi c’è, Mingardi c’è sempre stata. Ci si aggrappa a lei nella speranza che il suo coraggio possa bastare ma così non è. In una semifinale difficilissima dimostra di saper osare, in attacco e al servizio, seppur nulla sia facile. I punti in totale sono 16 (con il 34%) di cui 1 ace e due muri, l’opposto biancorosso ha ancora tanto da dare in questo finale di stagione.

Olivotto 5: le sue lacrime in fase d’intervista la dicono lunga, lei stessa sa bene che avrebbe tanto voluto fare di più. Appena un punto con un muro nel primo set che aveva illuso, poi la centrale biancorossa non trova le misure e nel secondo set lascia spazio ad Herrera Blanco. Contro Scandicci ci sarà bisogno della Rossella che abbiamo imparato a conoscere.
Stevanovic 5: come la sua compagna di reparto fa fatica, tanta. Non riesce a lasciare il segno se non con 3 punti (25% in attacco), ma no fa registrare nemmeno un muro, non riuscendo ad aiutare la difesa come vorrebbe. Gli occhi della tigre a cui ci ha abituato in quest’atto si spengono un po’ troppo in fretta, ma anche lei saprà tornare a graffiare.

Gennari 5: la capitana biancorossa tenta di scuotere le sue a più riprese, ma contro un avversario di questo livello in questa serata è tutto difficile, anche trovare le parole giuste. I numeri dicono 2 punti con il 13% in attacco, mentre in ricezione raccontano del 33% di positiva e 8% di perfetta, sinonimo del bombardamento continuo che lei e le sue compagne subiscono. Peccato.
Gray 5: è forse la nota più negativa della serata perché dopo l’mvp della gara di andata, questa sera ci si aspettava un’altra Gray. Invece la farfalla numero otto non trova mai la miccia per accendersi, ci mette volontà ma è effimera. 5 punti con il 17% in attacco, in seconda linea 45% di positiva e 18% di perfetta, con questi numeri non c’è spazio per l’immaginazione ma c’è qualità e forza per archiviare una serata no e ripartire quanto prima.
Escamilla 6: subentra ad un’opaca Gray e cerca, come può, di arginare l’ostacolo. 3 punti con il 40% danno un po’ di ossigeno in attacco alle farfalle, non basta, però, per invertire una rotta ormai tracciata. Anche in seconda linea tenta di contenere (30% di positiva e 10% di perfetta), ma l’impresa è ardua.

Leonardi 6.5: il libero bustocco è certamente una di quelle che meno patisce la tensione di un match di questo calibro, vuoi per carattere, vuoi per esperienza. Tenta in ogni modo di tenere a galla le sue compagne, le incoraggia, risponde presente a tantissimi attacchi turchi e i numeri del 67% di positiva e 50% di perfetta lo dimostrano, non può bastare ma per la Uyba è sempre una grande certezza.

Mariella Lamonica
(foto Alessandra Molinari)

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