Se fai tre gol e non porti a casa il risultato significa che c’è qualcosa che non va“. L’analisi non proprio a caldo di mister Gianluca Porro, che si presenta alla stampa dopo un’attesa di quasi un’ora, dopo il 4-3 con cui la Virtus CiseranoBergamo ha superato i biancorossi non fa una piega e il tecnico rincara la dose: “In partite del genere i duelli diventano importanti e la Virtus in questo ci ha dato una lezione“.

Cosa non ha funzionato?Il gol subìto a freddo doveva far scattare un campanello d’allarme che secondo me è scattato, ma proprio quando abbiamo riequilibrato il match e l’inerzia stava girando a nostro favore ne abbiamo subito un altro. L’abbiamo rimessa di nuovo in piedi e, ancora una volta, non siamo stati in grado di alzare l’asticella del cannibalismo. Una costante che ci è costata carissimo perché una squadra che deve guardare in alto non può permettersi questo tipo di partite“.

C’è qualcosa di positivo?Bisogna essere onesti: qualcosa di buono c’è stato, ma per diventare vincenti bisogna essere autocritici fino all’esasperazione. Dovremo lavorare su noi stessi al di là di chi incontreremo. Cosa ho detto ai ragazzi? Quello che dovevo dire a caldo l’ho detto nel tragitto dal campo agli spogliatoi; poi, una volta entrati, è meglio non dire nulla a caldo. Di sicuro siamo arrabbiati, le teste erano basse e continuavo a chiedermi: come abbiamo fatto a perdere questa partita?

Matteo Carraro

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