Dal 1924 l’Autolaghi collega Milano a Varese e al Lago Maggiore: il 21 settembre quella che secondo molti è la prima autostrada al mondo compirà gli anni e Vito Romaniello non poteva esimersi dal festeggiare il centenario… a modo suo. In cent’anni sono cambiate parecchie cose e ne sono successe di ogni, ma lo spirito del viaggiatore è sempre quello: guardare a nuovi orizzonti e chiedersi ad ogni uscita dove porterà quella strada.

Vito Romaniello è pronto a dare una risposta a tema ovviamente calcistico, sposando appieno lo spirito di Italia Foodball Club: online il podcast Il calcio lungo l’Autolaghi, la prima autostrada al mondo“, un lungo e piacevole viaggio (in tutti i sensi) percorrendo quei chilometri che dal 1924 hanno accompagnato ben più di una generazione di appassionati del pallone. Dal bambino che insegue il sogno di diventare calciatore alle squadre che raggiungono gli stadi, passando per i tifosi che seguono i propri beniamini in trasferta: ad ogni uscita corrisponde un nuovo territorio da conoscere con le sue relative specialità culinarie.

Del resto il nostro Vito Romaniello è così, uno che riflette appieno lo stile del genuino “calcio pane e salame“. E allora non resta che mettersi comodi e godersi il viaggio con il suo podcast: ad ogni uscita autostradale si incontrerà un campione, si parlerà di sport e di gusto, ma soprattutto di vita, ripercorrendo una volta ancora la prima autostrada al mondo.

Il calcio lungo l’Autolaghi, la prima autostrada al mondo
Il 21 settembre del 1924 è inaugurato il primo tratto dell’A8, la “via per sole automobili” che collega Milano con Varese e il Lago Maggiore, secondo molti la prima autostrada al mondo, oggi chiamata anche Autostrada dei Laghi. Ad ogni uscita ci sono riferimenti interessanti per gli appassionati del pallone. Per chi la percorre inseguendo il sogno bambino di diventare calciatore, per i tanti tifosi che vanno in trasferta, per le squadre che raggiungono lo stadio dove dovranno giocare. Seguirle significa anche avere l’occasione di conoscere un territorio nuovo e gustarne le specialità locali, all’insegna del genuino “calcio pane e salame”. Andiamo a incontrare un bel po’ di campioni, mettetevi comodi: si parte!

Redazione

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