“L’unione fa la forza”, potrebbe essere un buon detto per riassumere la settimana della coppia Mattia BellucciRemy Bertola ad Amburgo. La coppia di tennisti dell’MXP Tennis Team ha infatti trionfato nel torneo di doppio dell’ATP Challenger in terra tedesca.

Sui campi veloci indoor della cittadina del nord della Germania i due compagni di allenamento si sono ritrovati ad iscriversi insieme in doppio, disciplina che non prediligono, e a trovare da subito buon feeling con il rettangolo di gioco. Quello che era nato più come uno svago, probabilmente, si è trasformato in un’impresa vera e propria.

Battendo tutti gli avversari capitati sul loro percorso, il varesino classe ’01 e il ticinese classe ’98 hanno conquistato il loro primo titolo in doppio a livello Challenger. Il primo in assoluto nel circuito cadetto per Bertola, che in singolare ha come risultato migliore una semifinale a Campinas (Brasile, ndr) nel 2022, il quarto, invece, contando anche arrivati in singolare, per Bellucci.

Un percorso step by step per il bustocco che sta ritrovando risultati convincenti. I quarti di finale in singolare di Amburgo, uniti a questa splendida vittoria in doppio, daranno sicuramente ulteriore morale all’azzurro che vuole dimostrare di non essersi fermato dopo gli exploit di fine 2022 e inizio 2023. Morale e fiducia che la coppia MXP si è costruita partita dopo partita, avendo la meglio su avversari più quotati e specialisti della disciplina. 6-1 6-3 ad Andreev-Yevseyev, 5-7 7-5 10-4 a Schnaitter-Wallner (teste di serie numero 2 del torneo, ndr), 6-2 6-4 a Fanselow-Paul e, infine, 6-4 7-5 a Drzewiecki-Niklas Salminen (teste di serie numero 1 della manifestazione, ndr) rappresentano il filotto di quattro vittorie consecutive che ha portato la coppia italo-svizzera a laurearsi campionessa in Germania. La solidità di Bertola da fondo campo e il servizio di Bellucci hanno sicuramente dato una grossa mano ai due, che hanno macinato gioco e trovato man mano la giusta alchimia, alzando sempre più l’asticella del livello tennistico.

Al termine della finale, durata poco più di un’ora, i due tennistici, amici prima ancora che compagni di allenamento e, durante questa settimana, di doppio, si sono raccolti in un bell’abbraccio che significa tantissimo. Perché vincere non è mai scontato, soprattutto contro i pronostici.

Filippo Salmini

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