Per il secondo anno consecutivo la Pro Patria chiude la propria stagione ad aprile non ancora concluso. Di per sé, non una cattiva notizia. A meno che non si coltivino velleità di playoff. Ma siccome pare (a stretto rigore di ultime prestazioni), che la postseason interessasse il giusto (eufemismo per poco o nulla), allora i titoli di coda prematuri vanno derubricati a buona notizia. Se non altro perché fino all’1-3 con il Renate di fine febbraio lo scenario playout non era completamente tramontato (più 2 sulla quintultima). Poi, i 7 punti con Trento, Pro Vercelli e Lumezzane (curiosamente, proprio le ultime 3 monete playoff), hanno archiviato la pratica salvezza anticipando (altro eufemismo) un epilogo non esattamente memorabile. Costituito da 5 sconfitte nelle ultime 7 (alcune davvero poco commendevoli come quelle con Fiorenzuola, Atalanta U23 e, in parte, Virtus Verona), 4 punti fatturati (vittoria solo con l’Alessandria che ha perso 7 delle ultime 9), e chiusura sempre a più 2 sulla quintultima (cioè l’Arzignano, comunque salvo grazie alle 9 lunghezze sulla Pro Sesto). Insomma, fiato corto, motivazioni rarefatte, limitata capacità (o volontà) di aggiornare l’obiettivo una volta centrato virtualmente il big goal della permanenza in Serie C. Tutte chiavi di lettura a sottotesto della brusca frenata biancoblu registrata da metà marzo in poi. Ieri nel post gara del “Breda” il capitano di giornata Luca Bertoni ha fatto riferimento al “bicchiere mezzo pieno”. Classica metafora con diritto di cittadinanza se si riavvolge il nastro al magrissimo girone di andata (19 punti, uno a partita). Ma lo switch successivo (23 punti nelle prime 12 del ritorno), avrebbe probabilmente legittimato altri orizzonti. Questione di punti di vista. Ma sia come sia, il bicchiere resta pieno a metà.

L’anno che verrà

Offseason fiume (raduno distante non meno di 80 giorni). E parecchi nodi da sciogliere in via Cà Bianca. A partire dal futuro assetto societario. Allo stato è difficile pensare ad un 2024/25 che non veda ancora Patrizia Testa nel pieno controllo del club. Ma potrebbero esserci nuovi innesti in attesa di un solo successivo cambio di governance. Tutte speculazioni molto premature ma in ogni caso prioritarie all’ambito tecnico. Si ripartirà dai 13 giocatori ancora sotto contratto e (plausibilmente) anche da Riccardo Colombo in panca. Temi comunque sviluppati non prima di giugno.                                         

Intoppi alla tarantina

Ore 12.30. Consiglio straordinario di Lega Pro. Sul tavolo le date dei prossimi playoff alla luce del ricorso del Taranto (avverso alla penalizzazione di 4 punti che se emendata riporterebbe i pugliesi al secondo posto) che farà slittare l’inizio degli spareggi (martedì 7 in luogo di sabato 4 maggio). A seguire qualificate nei 3 gironi:

Girone A

Mantova (1) promosso in Serie B
Padova (2), Vicenza (3), Triestina (4) ai playoff
Primo turno Playoff del Girone  (martedì 7 maggio)
Atalanta (5) – Trento (10)
Legnago (6) – Lumezzane (9)
Giana (7) – Pro Vercelli (8)
Alessandria (20) e Pro Sesto (19) retrocesse in Serie D
Playout  (domenica 12 e 19 maggio)
Fiorenzuola (18) – Novara (17)

Girone B

Cesena (1) promosso in Serie B
Torres (2), Carrarese (3), Perugia (4) ai playoff
Primo turno Playoff del Girone (martedì 7 maggio)
Gubbio (5) – Rimini (10)
Pescara (6) – Pontedera (9)
Juventus Next Gen (7) – Arezzo (8)
Olbia (20) e Fermana (19) retrocesse in Serie D
Playout  (domenica 12 e 19 maggio)
Recanatese (18) – Vis Pesaro (17)

Girone C

Juve Stabia (1) promossa in Serie B
Avellino (2), Benevento (3), Casertana (4), Catania (13) ai playoff
Primo turno playoff del Girone  (martedì 7 maggio)
Taranto (5) – Latina (10)
Picerno (6) – Crotone (9)
Audace Cerignola (7) – Giugliano (8)
Brindisi (20) retrocesso in Serie D
Playout  (domenica 12 e 19 maggio)
Monterosi Tuscia (19) – Potenza (16)
Virtus Francavilla (18) – Monopoli (17) 

Giovanni Castiglioni

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