Nelle ultime ore a tenere banco in casa Legnano Basket sono stati: la vittoria nel “Trofeo Alberto Morelli” e, soprattutto, il caso-Nick Raivio.
A proposito di quest’ultimo il buon William Shakespeare avrebbe detto, e scritto: “Much ado about nothing”, ovvero: “Molto rumore per nulla”.
Partiamo dunque da questa vicenda che, per ovvie ragioni tecnico-pratiche e anche per i suoi spinosi risvolti economici, per circa una settimana ha tenuto col fiato in gola tutto l’ambiente legnanese.
In breve, i fatti: al termine dell’amichevole disputata una decina di giorni fa da Legnano Basket a Fiorenzuola, il giocatore americano di passaporto tedesco Nick Raivio, assai indispettito dai comportamenti adottati da coach Piazza nei suoi confronti, annunciava la sua intenzione di lasciare, per sempre, la squadra biancorossa.
Ma si sa, per sempre, è un concetto che nello sport è piuttosto aleatorio. Così, di fronte alla comprensibile reazione del club legnanese, ovvero agire legalmente per inadempienze contrattuali e, non di meno, per tutelare gli interessi di immagine, tecnici e sportivi della società, Nick Raivio, a fronte di zero o scarse proposte alternative, è stato convinto dal suo procuratore e soprattutto da evidenze concrete a rivedere la sua decisione. Quindi, con buona pace di tutti, la guardia USA, indubitabilmente uno dei giocatori più importanti del roster Knights, da oggi pomeriggio tornerà ad allenarsi lasciando che il tempo depositi a terra il gran polverone e una vicenda che, per fortuna di Legnano Basket, al momento si è risolta nel migliore dei modi.
Invece, per ciò che attiene la vittoria conquistata nel corso del “Trofeo Morelli” battendo la AZ Robur Saronno al termine di un bel derby, ecco il coach Piazza-pensiero: “La nostra – dice Paolo Piazza, coach di SAE Legnano -, è stata una vittoria convincente anche perchè conquistata contro una Robur Saronno che ha giocato molto bene. Complimenti allo staff e ai ragazzi saronnesi che nel primo quarto (25-27 per Saronno ndr) non hanno sbagliato nulla e sono stati praticamente perfetti. Noi però dal secondo periodo in avanti abbiamo aumentato l’intensità difensiva e la presenza fisica mettendo in progressiva difficoltà le trame offensive di Maspero e compagni. Sono abbastanza soddisfatto sia per l’applicazione e la concentrazione dimostrata dai ragazzi, sia per l’impegno prodotto nel voler mettere in mostra la nostra identità difensiva, un elemento che dovrà essere il nostro “mantra”. Il tutto nonostante le rotazioni ridotte per l’assenza di Fernandez e con le gambe ancora pesanti per i notevoli carichi atletici somministrati nei giorni precedenti. In ogni caso siamo dove volevamo essere sia per ciò che riguarda la crescita complessiva del gruppo, sia a livello individuale”.
Massimo Turconi