Tony Weeden è l'ultimo arrivato in casa Cimberio. Dopo un mese sul pianeta Varese, il nativo di Indianapolis produce 9.3 punti a gara in 25' medi di utilizzo e raccoglie anche 3,3 rimbalzi a partita nonostante i suoi soli 184 centimetri. 

Queste sono le cifre che testimoniano l'impatto del giocatore americano nel sistema varesino, ma sentiamo quali sono, invece, le sue parole.
“Mi piace molto questa squadra e ritengo che il bello sia che ci alleniamo sempre duramente in settimana. Abbiamo bisogno di giocare molto insieme per far sì che questa Cimberio diventi una squadra ancora migliore di quella attuale”.

Ormai hai un sufficiente campione di partite per descriverci quali sono le differenze più evidenti tra il campionato polacco da cui arrivi e la serie A italiana.
“Qui in Italia il gioco è molto più fisico, ma anche più intelligente. Queste sono due aspetti che a me piacciono molto e posso dire che adoro il basket che si gioca nel vostro Paese”.

Il tuo arrivo ha dato a Varese quel giocatore che mancava, capace di giocare uno contro uomo e di andare dentro con la palla.
“Penso che posso fare ancora meglio di ciò che ho mostrato finora. Ritengo di poter e dover aggiungere al mio gioco il fatto di penetrare e creare gioco anche per i miei compagni di squadra”.

Domenica viaggerete verso Caserta. Una sfida che per Varese assume un valore molto importante.
“In settimana stiamo mettendo l'accento sul fatto di dover giocare uniti e di squadra al PalaMaggiò. Solo se resteremo uniti potremo giocare una pallacanestro intelligente in attacco e attenta e aggressiva in difesa. Questa è l'unica strada che conduce verso la vittoria”.

Ti toccherà un brutto cliente come Andre Collins, faro della Otto Caserta nonché attivatore dell'altro sorvegliato speciale Smith.
“Lui è un giocatore chiave per Caserta. Dovremo essere bravi a negargli palloni giocabili e far sì che sia qualcun altro di Caserta a prendersi le sue responsabilità”.

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