PORTIERI
Ilario Guadagnin 7: Galeotto fu il Pontisola (6 reti in 43’). A contorno, ne aveva incassate altrettante in 767’ con 5 clean sheet (su 9) e striscia di imbattibilità di 423’. Sta in panca. Ma potrebbe tranquillamente stare in campo. Rivelazione.
Giulio Mangano 7: Titolare designato. Per prendersi la porta deve però aspettare l’inciampo altrui. Numeri impressionanti: 4 reti subite (una ogni 202’), 5 gare all’asciutto su 9 e rete inviolata da 275’. Predestinato.
DIFENSORI
Ivo Molnar 7,5: Sguardo fiero, muscoli guizzanti e tacchetti affilati. Il Karma del fiumano è tutto lì. Persuasivo. Giovanni Zaro 7,5: Un veterano di 23 anni. Il Giuanìn è (Santana a parte) l’icona tigrotta. Quando c’è si vede. Quando non c’è si sente (Pergolettese e Levico). Maggiorato.
Leonardo Galli 7: Unico sempre in campo e sempre da titolare. Sinistro educato e disciplina tattica rigorosa. Sul resto, si può ancora lavorare. Perenne.
Dario Scuderi 7: La difesa (ormai) non gli basta più. Segna e va a procurar battaglia anche nell’altra metà campo. Coinvolto.
Niccolò Cottarelli 6,5: Non incanta spesso. Ma per esplosività fisica è tra gli under biancoblu quello a più alta probabilità di salto in alto. Avviato.
Mattia Chiarion 6: Visto poco, non sempre nel suo ruolo e titolare solo con Rezzato, Romanese e Levico. Inespresso.
Alessio Marcone 6: Il rosso con il Ciserano (forse) gli costa un’altra occasione. Il crack muscolare con il Trento fa poi il resto. Celato.
CENTROCAMPISTI
Giacomo Pettarin 7,5: Centro di gravità permanente. Poco da aggiungere. Il calo dell’ultimo mese non scalfisce la sua essenzialità nel progetto. Magnetico.
Riccardo Colombo 7: Ci ha messo un po’. Ma è tornato lui (da mezzala). Manca solo il gol. Arriverà anche quello. Ritrovato.
Francesco Gazo 7: Secondo per minuti giocati (1.373). Scommettiamo che la cosa non gli va giù? Inesauribile.
Alex Pedone 7: Straordinario nell’emergenza. Meno nella quotidianità. D’altra parte, fosse anche continuo sarebbe già altrove. Lampeggiante.
Matteo Arrigoni 6,5: Il suo impiego da fintissimo centravanti a Lumezzane è la mandrakata stagionale di Javorcic. Trasformista.
Donato Disabato 6: Da uomo in più ad assente prolungato. I 70 giorni ai box sono la sua extramotivazione da qui a maggio. Appiedato.
Jacopo Mozzanica 6: Ritmo, geometria, carattere. Qualità indubbie. Peccato le mostri solo (da ex) contro il Ciliverghe. Riservato.
ATTACCANTI
Mario Alberto Santana 8: Si dice sia tutto merito della nutrizionista. La dieta di Marito è ferrea: un gol ogni 97’ (il pichichi Ferrario è a una rete ogni 101’). Atomico.
Niccolò Gucci 6,5: Sempre presente (11 volte da titolare), 5 centri (2 decisivi da 6 punti), un rigore procurato a Grumello. Piaccia o no, i numeri sono comunque dalla sua. Puntuale.
Elia Bortoluz 6: Un gol e un rosso in 5 (rapidissimi) minuti. Contro il Caravaggio il manifesto ideologico di Toro Scatenato. Travolgente.
Giuseppe Le Noci 5,5: L’investimento garantito del mercato turottiano. Dividendi ancora tutti da saldare. Atteso.
STAFF
Allenatore: Ivan Javorcic 7,5: Professa il pensiero unico. Ma in testa ha un pensiero stupendo. Ispirato.
Direttore Sportivo: Sandro Turotti 8: Lavoro esemplare. Comunque vada a finire. Il campionato certifica che per spessore e profondità, la rosa migliore è quella tigrotta. Perché uno come il DS biellese può anche sbagliare. Ma lo fa una volta sola. Implacabile.
Non valutati: Riccardo Ugo (8 presenze e 109’ giocati) e Filippo Ghioldi (2 e 11’).
Giovanni Castiglioni