Il paradiso (del sintetico) può attendere. Anche per la stagione 2020/2021 il fondo del “Sinigaglia” di Como sarà ancora in erba. Alla partenza della squadra per il ritiro di Arona, il Como 1907 ha infatti ufficialmente comunicato che “…tenuto conto delle tempistiche attuali e dopo un’attenta analisi tra l’area sport e l’area amministrativa della società, il Club ha deciso di rimandare il progetto alla prossima estate per evitare di giocare alcune partite in uno stadio terzo all’inizio di questo campionato. I dettagli rimanenti del contratto della concessione verranno finalizzati a breve con il Comune di Como che la società desidera ringraziare…la società si è già attivata per realizzare investimenti importanti in modo da migliorare significativamente lo stato del manto erboso e renderlo ottimale per tutta la durata della nuova stagione”. 

Fondo a parte, secondo recenti fonti di stampa, l’attuale proprietà rappresentata da Sent Entertainment Ltd attraverso l’ad Michael Milton Gandler avrebbe in cantiere un’avveniristica rivisitazione dello storico impianto lariano.
Avvicinamento degli spalti al campo, riallocazione della tribuna centrale negli attuali distinti, upper decks vista lago per utenti executive. Insomma, un tentativo ambizioso di rimettere il Como sulla mappa del calcio di vertice. Contando su sensibilità amministrative più spiccate rispetto a quelle registrate in altre realtà italiane. A testimonianza di quanto oggi l’impiantistica sportiva (prima e più del lato strettamente tecnico) sia il vero core business dei club di tutte le categorie professionistiche. E non solo della Serie A.               

Giovanni Castiglioni    

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