Serie C, Girone C, battute finali di Catania-Vibonese, 2-1 per i padroni di casa, con in campo l’ex Varese Calcio Claiton Dos Santos, che stanno difendendo con unghie e denti il vantaggio. Un giocatore degli etnei finisce a terra proprio davanti alla panchina del Catania: mister Raffaele entra in campo e ruba palla al giocatore della Vibonese pronto a lanciare il contropiede e interrompe il gioco. Rosso diretto, ovviamente, parapiglia e vittoria finale portata a casa.

Se non ci fosse poco da ridere, vista l’antisportività assoluta del gesto, potremmo archiviare l’accaduto come una appendice del film con Lino Banfi L’allenatore nel pallone‘. In realtà il fatto è veramente grave e non trova nessuna giustificazione, nemmeno quella più probabile: quello di Raffaele è stato un gesto istintivo dettato dalla trans agonistica e dalla voglia di vincere. Non è giustificabile, l’attenuante della mancata premeditazione viene concessa, ma la punizione deve essere esemplare.

Il cartellino rosso c’è, al Giudice Sportivo l’ardua sentenza.

Michele Marocco

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