Non poteva cominciare meglio l’avventura della Varesina nel nuovo format d’Eccellenza, e il 2-0 sul Gavirate disegna un gran sorriso sul volto di mister Spilli: “Sono contento per la prestazione offerta oggi, anzi, forse mi aspettavo anche qualcosina in meno dal punto di vista del ritmo. Temevo il Gavirate perché è la squadra che si consoce da più tempo e in campo hanno dimostrato di poter fare fraseggi importanti; noi abbiamo lavorato bene anche se qualche errore c’è stato, ma l’importante era vincere”.

Gli errori di cui parla il mister sono stati dettati anche dal “troppo entusiasmo” manifestato dalla squadra e Spilli “bacchetta” i suoi: “L’equilibrio è l’aspetto fondamentale che dobbiamo mantenere ad ogni partita anche perché non possiamo avere l’arroganza di pensare di dominare e vincere ogni partita. Sarà un torneo difficile, dato che ogni squadra si è rinforzata, e tanti altri fattori possono incidere sull’andamento di un match; oggi siamo stati anche fortunati perché è vero che abbiamo colpito un palo con Mira, ma il Gavirate ha preso due traverse, e quindi dobbiamo lavorare per mantenere un equilibrio mentale”.

A proposito di Mira, il centrocampista biancorossoblù, insieme al compagno di reparto Rebolini, è stato fondamentale per mantenere l’equilibrio di squadra per buona parte del match. “La loro intesa è ancora da affinare – spiega Spilli – perché a inizio stagione non siamo riusciti ad avere Andrea con continuità. Se a loro due aggiungiamo Kate e Amelotti credo di avere il centrocampo più forte di categoria: hanno l’esperienza giusta per capire il momento della partita e soprattutto nel secondo tempo si sono disimpegnati bene. Vorrei però che sia Mira sia Rebolini si prendessero ancor più leadership nel richiamare i compagni”.

Nella ripresa si sono visti due come Anzano e Tino che a livello di carisma non sono secondi a nessuno e giustamente Spilli se li coccola: “Entrambi ci hanno portato tanta esperienza e sono fondamentali per far crescere i nostri ragazzi: siamo felici di riavere entrambi”.

Lo sguardo della Varesina non si limita al Comunale di Venegono Superiore perché la corsa al titolo, appena iniziata, è giù in dirittura d’arrivo e mancano solo nove giornate al termine. Secondo Spilli vincerà chi sbaglierà di meno e già nella prima giornata un risultato a sorpresa c’è stato perché la Brianza Olginatese, indicata come il pericolo numero uno per le Fenici, è caduta in casa della Base96. “Questo torneo non va ridotto a una sfida a due – commenta Spilli – perché ogni squadra ha la sua chance di vincere: ci sarà l’outsider, la partita storta, l’errore arbitrale e tutta una serie di variabili che incideranno. Per questo faccio leva sull’aspetto mentale: tutti potremo incappare in una situazione del genere e la differenza starà nel modo in cui si reagisce alle giornate no. È ovvio però che una vittoria dà morale e noi oggi siamo partiti nella maniera migliore”.

Dall’altra parte mister Caon può comunque ritenersi soddisfatto, malgrado la sconfitta, della prestazione dei suoi uomini: “Il Gavirate è venuto qui a giocare con coraggio e abbiamo fatto buone cose rispetto a quando avevamo affrontato la Varesina in Coppa: siamo stati più propositivi ma è ovvio che c’è tanto da migliorare. Tuttavia, considerando che abbiamo iniziato a lavorare insieme solo dal 25 febbraio direi che abbiamo fatto una buona partita”.

Il cambio di Miele all’intervallo ha destato qualche perplessità, ma Caon giustifica ragionevolmente la sua scelta: “Miele è il più forte giocatore con cui ho condiviso il mio percorso in queste categorie e se avesse sempre avuto la mentalità che ha adesso ora sarebbe in ben altri lidi. È normale però che a 39 anni, dopo esser stato fermo sei mesi, abbia accusato un po’ di stanchezza; resta per noi un giocatore fondamentale. Mondoni? È un giocatore che ha qualità tecnica e intelligenza tattica, uno che nelle mie squadre vorrei sempre; essendo appena arrivato gli mancano ancora una serie di conoscenze per giocare con noi, ma sono sicuro che farà bene”.

A fronte di una buona organizzazione tattica è mancata troppo spesso la precisione in fase di costruzione, un aspetto particolarmente caro al mister che commenta così: “Noi cerchiamo sempre di giocare palla al piede, ma è ovvio che con una condizione fisica approssimativa è facile sbagliare; l’importante è non aver paura ed essere intelligenti, poi l’errore ci può stare. Oggi abbiamo costruito anche azioni pericolose, non dimentichiamo le due traverse colpite e l’errore di Rocca a tu per tu con Spadavecchia, per cui credo che i due gol di svantaggio siano anche troppi. Onore alla Varesina, comunque, che è una grandissima squadra e mi auguro che vinca il campionato”.

Varesina di cui anche lo stesso Caon ha fatto parte e, nonostante oggi l’abbia affrontata da avversario, il mister non dimentica il suo passato: “Ho giocato qui per il vecchio Venegono quando la Varesina non esisteva ancora e già allora mi sembrava di stare a San Siro, figuriamoci oggi. Ho detto ai miei ragazzi di entrare in campo sereni per divertirsi e così abbiamo fatto; credo sia stata una bella partita e per noi è stato un onore debuttare qui, in un contesto del genere. Mi ripeto: spero che la Varesina vinca il campionato perché è la squadra più forte e merita ben altra categoria”.

Matteo Carraro

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