Una delle signore della rana mondiale è la bustocca Arianna Castiglioni. 24 anni ancora da compiere (il 15 agosto), mercoledì partirà alla volta di Tokyo per partecipare alle seconde Olimpiadi della sua carriera. Purtroppo, però, per una regola che prevede che possano essere iscritti al massimo soltanto due atleti per nazione ad ogni gara, non potrà nuotare i suoi 100 rana di cui ha fissato il record italiano (1’05”67) al Sette Colli nemmeno un mese fa; a qualificarsi prima di lei, infatti, sono state Benedetta Pilato e Martina Carraro e saranno loro a provare a mettersi al collo una medaglia olimpica.
La nostra atleta, tesserata per il Team Insubrika e le Fiamme Gialle, si tufferà quindi per la staffetta 4×100 mista (batterie nel primo pomeriggio italiano di venerdì 30 luglio e finale nella notte tra il 31 luglio e il 1° agosto) insieme a Panziera (dorso), Pellegrini (stile) e Di Liddo/Bianchi (farfalla).

Quanto ti dispiace non poter gareggiare nei tuoi 100 rana?
“Ormai ho superato l’amarezza. Da aprile ad oggi ho avuto modo di assorbire il colpo e di sperare di essere convocata per la staffetta, cosa che poi è avvenuta. Nelle ultime manifestazioni, sia agli Europei di maggio, sia al Sette Colli, ho nuotato molto bene e ho dimostrato agli altri ma soprattutto a me stessa che valgo il tempo di qualificazione alle Olimpiadi e che se l’avessi fatto prima di Carraro e Pilato avrei partecipato io a quella gara. Avrei potuto essere tra le protagoniste e giocarmi le mie chance in finale, visti i tempi, ma sono comunque grata di essere stata chiamata in nazionale e di far parte della staffetta azzurra 4×100 per le batterie e la finale”.

A una decina di giorni dalle Olimpiadi come ti senti fisicamente?
“Siamo ancora in un momento delicato della preparazione perchè sia per gli Europei sia per il Sette Colli ho caricato e poi scaricato un po’ per arrivare al meglio della condizione. Ora sto ultimando il carico e tra pochi giorni, quando arriverò in Giappone, partirò con lo scarico. In generale, sto bene e di solito entro in forma proprio a ridosso delle gare”.

Mentalmente come stai?
“Per ora non sento ancora nessun timore o ansia, ma sicuramente una volta entrata nel villaggio olimpico e poi sul piano vasca salirà un po’ di emozione. Sarò impegnata nella staffetta che, generalmente, mi crea meno tensione rispetto ad una gara individuale”.

Ultimamente sei cresciuta molto sul piano mentale e i risultati si sono visti. Qual è il segreto?
“Agli assoluti di dicembre la mia prestazione nei 100 rana è stata negativa perchè ero davvero troppo tesa. Ad aprile, invece, non avevo nessuna aspettativa, anche perchè ero guarita dal Covid da pochi giorni, ho gareggiato senza pressioni e ha funzionato. Ho affrontato così tutte le ultime kermesse e i risultati mi hanno dato ragione. Un atleta deve prepararsi sul piano fisico, e questo percorso di solito dura settimane e mesi interi, ma anche su quello psicologico e personalmente negli ultimi mesi ho fatto un buon salto di qualità che mi permette di esprimermi al meglio”.

Fin qui la tua è stata una stagione fantastica con personali, record italiani e anche due medaglie agli Europei di Budapest a maggio. Te l’aspettavi?
“Se a gennaio mi avessero detto che sarei scesa abbondantemente sotto l’1’06” non ci avrei creduto. Il livello internazionale della rana si è alzato vertiginosamente perchè, in assenza di gare, durante la pandemia tutti abbiamo avuto tempo e modo di perfezionare l’aspetto tecnico della nuotata. Anch’io ne ho beneficiato e, inoltre, la concorrenza interna alla squadra italiana è altissima; questo per me non è un peso ma uno stimolo a fare sempre meglio e limare ogni volta qualche centesimo in più”.

Qual è l’obiettivo della staffetta 4×100 misti femminile?
“Vogliamo entrare in finale, proprio come abbiamo fatto a Rio de Janeiro cinque anni fa. Sarà molto difficile raggiungere il podio perchè USA, Australia e Gran Bretagna sono più veloci di noi, ma siamo pronte a lottare. Daremo il massimo e vogliamo essere il più competitive possibili”.

Cambia qualcosa per te preparare i 100 rana o la staffetta 4×100 misti come stai facendo attualmente?
“No, non cambia molto se non che sto mettendo a punto un po’ meglio la partenza lanciata. Per il resto la distanza è uguale, lo stile pure e nuoterò cercando di dare il meglio di me”.

Questa sarà la tua seconda Olimpiade. Che ricordi hai di quella di Rio?
“Ho ricordi bellissimi ed è stata un’emozione che porterò sempre dentro di me. Non ho potuto partecipare alla cerimonia d’apertura perchè la mia gara era troppo a ridosso e non so nulla sulla mia possibile presenza a quella di quest’anno. E’ stato davvero bello poter vedere i migliori al mondo di ogni disciplina, camminare per il villaggio olimpico e vivere il sogno di ogni atleta. Ho ancora nella mente il tifo assordante la prima volta in cui sono entrata in piscina e anche quando in mensa un giorno ho incrociato Usain Bolt. Quest’anno credo che le regole siano molto diverse a causa del Covid e il pubblico non ci sarà nemmeno, ma rimarrà un’esperienza indimenticabile”.

Laura Paganini

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