Venerdì 3 dicembre nella suggestiva cornice del Salone d’Onore del CONI si è tenuta la XII edizione del Premio “Andrea Fortunato” e il II premio “Fioravante Polito” e la Castellanzese era presente. All’evento hanno partecipato tanti personaggi di spicco e di assoluto rilievo del mondo del calcio e dello sport in generale: nello specifico i presidenti Giovanni Malagò (CONI), Gabriele Gravina (FIGC) e Mauro Balata (Lega Serie B), Federico Balzaretti, Eugenio Corini, Pino Taglialatela, Walter Sabatini e tante altre personalità.

Anche la Castellanzese, come anticipato, era presente alla manifestazione, in quanto sposa il progetto della Fondazione Fioravante Polito e aderisce all’iniziativa del passaporto ematico per tutelare ogni singolo atleta. Il club neroverde ha ricevuto anche un premio, o meglio un simbolo, per aver scelto di sposare in toto questo progetto importante e degno di nota.

Di cosa si occupa la Fondazione Fioravante Polito?
La Fondazione Fioravante Polito dal 2006 cerca di sensibilizzare l’opinione pubblica e i mass media alla prevenzione e all’importanza dei controlli medici ed ematologici continuati per gli atleti che praticano sport a livello agonistico e non.

Che cosa è il passaporto ematico?
Il passaporto ematico (già oggetto di proposta di legge) – intitolato a Andrea Fortunato, Flavio Falzetti, Piermario Morosini e Carmelo Imbriani – è finalizzato a prevenire e impedire fenomeni tragici in campo, rendendo obbligatori i controlli dei valori ematici e cardiaci, con lo scopo di indagare e rilevare eventuali anomalie in modo da intervenire tempestivamente. Tale certificato d’idoneità potrà essere rilasciato ai giovani sportivi a partire dai 6 anni. Gli esami “richiesti” per ottenere il passaporto ematico sono: emocromo completo, il Gruppo Sanguigno, la Transaminasi, la Bilirubinemia, la Colesterolemia, la Sideremia, la Ferritinemia, la Proteinemia totale ed elettroforesi, l’Azotemia, la Creatininemia, l’LDH, il test HIV, i test Epatite B e C, gli ormoni tirodei, nonché elettrocardiogramma, ecocardiogrammi a riposo e sotto sforzo, l’ergo spirometria per valutare il consumo dell’ossigeno sotto sforzo. Insomma esami che non prevengono le malattie ma che possono diagnosticare preventivamente una serie di patologie.
Dal 2012 in Italia sono morti 592 ragazzi sotto i 30 anni facendo sport pur avendo eseguito normali test di routine. La proposta di legge del passaporto ematico intende rendere obbligatori i controlli medici sopracitati per tutti coloro che svolgono attività fisica.

Martina Crosta

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