La rivoluzione in casa Pallacanestro Varese passa da un continente all’altro, dall’Argentina all’Australia, andata e ritorno, proprio com’è stato il viaggio della scorsa settimana di Luis Scola proprio in Oceania.
Che questa in casa Pallacanestro Varese potesse essere un’estate di novità lo si era capito, che potesse poi diventarlo di tale portata francamente era davvero inimmaginabile.

Fatto sta che El General è pronto a piazzare un vero e proprio colpo a livello societario, con l’ingresso nella società biancorossa di un nuovo partner australiano, la Pelligra Group Pty Ltd, società di Melbrourne che si occupa di edilizia e qui sta il vero nodo della questione.

Perché dal viaggio in Australia fatto da Scola, i discorsi con questo gruppo d’investitori australiani non si sono limitati solo alla parte sportiva, che in questo momento è addirittura quella più marginale, ma sono andati ben oltre. Gli interessi della Pelligra Group infatti sono quelli di allargare il proprio bacino d’azione, in termini di appalti e lavori pubblici, su tutta Varese ed in particolare nel comparto sportivo, sia ovviamente per ciò che concerne la ristrutturazione del palazzetto, sia per quelli che potrebbero essere i lavori di sistemazione del Franco Ossola, ma il discorso non si ferma qui.

Il gruppo australiano per investire in Pallacanestro Varese, acquisendo il 45% delle quote societarie e portando liquidità fresca, 5 milioni di euro in 5 anni, con Scola che dovrebbe mantenere comunque il 51% mentre la parte residuale quasi azzerata sarebbe la percentuale del Consorzio Varese Nel Cuore, vorrebbe chiare garanzie sulla possibilità di lavorare alla progettazione e costruzione di tutta una serie di negozi che andrebbero a sviluppare tutto un nuovo indotto commerciale, un po’ sullo stile di quanto fatto dalla Juventus con la costruzione del nuovo stadio per dare un’idea.

Un progetto che potrebbe andare così a sparigliare le carte in tavola del progetto di riqualificazione dell’Enerxenia Arena, cambiando così tutto quello che è il piano impostato finora e finanziato da Regione Lombardia per 2 milioni di euro.

Qui si ferma l’accordo per ora con Pallacanestro Varese. Si può dire che ad oggi la percentuale di riuscita dell’operazione sia ferma ad un 90%, perché fondamentalmente la voglia di collaborare e sviluppare il tutto tra i biancorossi e Ross Pelligra, capo del gruppo australiano c’è tutta, ma il 10% di distanza è in realtà molto più ampio di quello che la sola percentuale può far sembrare.

Per far sì che davvero questo grande e storico accordo si sviluppi, serviranno ancora diversi passaggi molto delicati, che dovrebbero riguardare anche la sfera istituzionale, per una serie di discorsi che il gruppo d’investitori australiani deve portare avanti con il Comune della Città Giardino, per capire quali sono le possibilità di manovra in città.

Insomma, ad oggi l’accordo non è ancora stato siglato in definitiva. Il prossimo passo ora sarà il CDA biancorosso di giovedì, in cui Scola presenterà in maniera ancora più approfondita tutto il progetto alla restante parte societaria, per ovviamente averne l’approvazione diretta anche se ormai le carte sul tavolo sono ben chiare: la nuova Pallacanestro Varese avrà un abito molto più internazionale di quanto tutti si aspettassero.

Alessandro Burin

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