In un weekend dominato dall’hockey, con la vittoria dei Mastini in Coppa Italia, tutto il resto è quasi passato in secondo piano. La presenza al Palaghiaccio di tantissimi tifosi solitamente immancabili sulle tribune del “Franco Ossola” e, al contempo, la sempre più scarna affluenza dei biancorossi in trasferta la dice lunga sul processo di disinnamoramento che, volenti o nolenti, la dirigenza del Città di Varese ha avviato attraverso una gestione elitaria e poco empatica.

Non stupisce, pertanto, la freddezza con cui il pareggio per 0-0 a Seregno è stato accolto sia live sia sui social dove, ad onor di cronaca, ci sono anche meno commenti rispetto al solito. Inevitabile premettere che un pareggio contro una squadra forse ancor più in difficoltà del Varese non può essere giudicato in maniera positiva: i punti di distacco dal Desenzano restano 8 (imperativo rosicchiare qualcosa, altrimenti anche i playout saranno a rischio), mentre con la vittoria del Sona si è avvicinata l’ultima posizione (+4 sulla Caronnese). Situazione quasi drammatica, peggiorata dal fatto che domenica prossima contro la Casatese ci sarà solo Filippo Boni come difensore centrale abile e arruolabile (Rossi squalificato ancora per tre giornate, Monticone salterà una partita dopo il giallo rimediato ieri e Parpinel non ha ancora recuperato): a lui si unirà Cristian Baldaro, un classe ’05 che ieri ha ben figurato ma a cui non si può chiedere di sobbarcarsi il peso di una squadra.

Tra mille difficoltà, comunque, la squadra va avanti e i giocatori tengono alta la testa. Aspetto riconosciuto dal pubblico, a cominciare da Andrea Catella che scrive: “Presente a Seregno… oggi solo applausi per i ragazzi.. FORZA VARESE!“. Francesco Cultrera, già prima del match, aveva ribadito: “Sono felice che il mister non abbia parlato in conferenza. Comunque io sono con i giocatori, loro sono le vittime di questa storiella che finirà con la retrocessione“.

Destino già scritto? Ovviamente la risposta è e deve essere no, ma in tanti sembrano aver già perso la speranza. “Pensavo che le avremmo perse tutte ormai – commenta Enrico Bellorini , un punto è già qualcosa e almeno per una volta il Varese non si è fatto dominare“. Di certo, e si torna al discorso precedente, il punto di ieri non può essere visto totalmente in maniera positiva e infatti Massimo Guzzetti dice la sua: “Un pareggio a Seregno? Si vede che i ragazzi cominciano a non dar retta al mister“.

Che De Paola non abbia mai riscontrato le simpatie dei tifosi è cosa nota e non mancano anche questa volta tifosi che chiedono un cambio di rotta. “Penso sia ora di cambiare allenatore” sostiene Mattia Colombo, mentre Mario Giannone proclama: “Richiamare immediatamente Porro, anzi subito!“. Luca Sarno ribadisce l’hashtag della scorsa settimana: “Tre vittorie, tre pareggi e nove sconfitte in Serie D. #DePaolaOut“.

Arrivati a questo punto ogni partita sarà decisiva, ma il prossimo trittico vale quasi doppio: Casatese, Real Calepina e Varesina. In ordine: una squadra d’alta classifica che sta vivendo un momento di difficoltà, un avversario assolutamente alla portata e un derby da vincere per riscattare la debacle dell’andata. La missione salvezza del Varese passa dalle prossime tre sfide: quale sarà la risposta dei biancorossi?

Matteo Carraro

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