Il campionato di tennistavolo targato CSI Varese fa parlare di sè ancor prima dell’inizio delle gare.
La novità dell’anno, infatti, è la fusione fra il campionato provinciale normodotati e paralimpico, che fino ad oggi erano rimasti divisi: “Nel progetto originale -ha dichiarato il Presidente Provinciale Redento Coletto– il campionato paralimpico indipendente doveva servire a creare le condizioni ideali per questo ulteriore passaggio. I ragazzi dovevano abituarsi gradualmente alle regole e alle consuetudini proprie di un torneo. Devo ammettere che mai ci saremmo immaginati tempistiche così brevi. In soli due anni abbiamo raggiunto un livello tecnico e partecipativo incredibile”.
Sono infatti oltre una quarantina gli atleti nella provincia di Varese, un numero enorme se si pensa che costituiscono il 50% dei tesserati praticanti tennistavolo paralimpico a livello nazionale. “Con l’integrazione avremo un campionato più completo e che ci pone all’avanguardia a livello di promozione sportiva -ha continuato Coletto- senza contare i benefici tecnici, umani e morali che l’integrazione porterà ad entrambi i gruppi di atleti”.
I ragazzi disabili gareggeranno in particolari categorie su stampo federale, fianco a fianco coi normodotati per il conseguimento del titolo in palio per le società. A dare il via alle competizioni la prima delle due giornate di gare a squadre, dove già si comincerà con una ventina di team (ognuna composta da tre ragazzi) di cui ben due appartenenti alla categoria paralimpica.
Se la scorsa stagione sarà ricordata soprattutto per i numeri (oltre duecento alteti partecipanti ai vari tornei provinciali), questa stagione promette di non essere da meno. Ben dieci le società iscritte al campionato, un numero che conferma la progressione degli anni passati con due nuovi ingressi. “Dopo il vero e proprio record dell’anno scorso ci aspettavamo un calo -ha dichiarato il Responsabile della Commissione Tennistavolo Federico Cortiana– ma i numeri di questo inizio stagione ci stanno smentendo, rendendoci molto orgogliosi del nostro lavoro e di quello delle società, che permettono al nostro comitato di organizzare uno dei più grandi provinciali di promozione sportiva italiana”.
Un risultato ancor più sorprendente se si calcola che la commissione e l’attività di tennistavolo siano state fondate solo quattro anni fa. Ora non resta che far parlare le racchette sui campi di gara.

Mirko Lepori