Parla poche volte ma quando lo fa è sempre chiaro e diretto.

Non sono mai banali le parole di Alberto Castelli, Presidente del Consorzio Varese Nel Cuore, con cui abbiamo fatto il punto di fine stagione in casa Pallacanestro Varese, insieme al collega Fabio Gandini di VareseNoi, nell’ambito della festa di saluto ai tifosi di ieri, martedì 7 maggio al Caffè Broletto.

Alberto, la società quest’anno ha vissuto un rivoluzionamento al suo interno, con il cambio delle quote e l’avvento della Varese Sport Entertainment ma l’apporto e la presenza del Consorzio ci sono e continueranno ad esserci…
“Noi non abbiamo finito un ciclo, lo abbiamo, da un certo punto di vista, perfezionato, perché abbiamo portato la società dove speravamo prima o poi di arrivare: ovvero consegnare questo meraviglioso giocattolo che abbiamo avuto l’onore ma anche l’onere di portare avanti per un decennio, in mani più sicure e competenti delle nostre. Non abbiamo finito, ci siamo ancora, siamo un gruppo affiatato e continueremo a portare grande passione e tutto il contributo che potremo dare”.

Da tifoso speciale non si può però essere contenti della stagione fatta dalla squadra in campo…
“Non si può essere assolutamente contenti dei risultati della stagione, perché se dicessi il contrario verrei meno all’avere un minimo di serietà. Ci sarà il tempo per le analisi, è evidente che non siamo partiti nel migliore dei modi ed è altrettanto evidente che, con l’arrivo di Mannion, le cose sono migliorate. Abbiamo avuto un atteggiamento di Dottor Jekyll e Mister Hyde per tutto l’anno, non so il perché, ma in campionato guardando alla classifica ci sono solo tre vittorie che ci hanno separato dai playoff, che sono un’inezia. Poi ogni stagione è a sé, vanno e vengono, la passione che però ci contraddistingue non verrà mai meno e saremo sempre pronti a dare un sostegno. Ora arriva la parte più importante dell’anno, perché questi due mesi di mercato sono decisivi”.

Il presidente Bulgheroni ha detto di non sottolineare sempre solo le cose negative della Pallacanestro Varese, concorda?
“Questa è una risposta che dovete darmi voi giornalisti. Quello che io posso dire è che noi come Consorzio abbiamo contribuito in modo significativo e senza metterla giù tanto dura per mantenere in vita questa meravigliosa realtà. E’ altrettanto vero che c’è un lavoro, costanza, una programmazione quotidiana che ahimè finisce poi con il fare i conti con anche l’imprevedibilità di alcune stagioni, basti pensare a quest’anno al Bologna che entrerà nei posti per giocare la Champions League. Questo per dire che nel valutare le stagioni bisogna tenere conto anche di questo, poi ci sono anni che vanno bene ed anni che vanno peggio però la Pallacanestro Varese l’amiamo tutti e continueremo a darle supporto”.

Alessandro Burin

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