Saluto bagnato saluto fortunato? E’ quello che si augurano tutti in casa Pallacanestro Varese che questa sera, martedì 7 maggio, al Caffè Broletto, ha salutato la stagione 2023/2024 con sponsor, consorziati e tifosi.

Un momento di saluto in cui spicca in maniera forte, fortissima, l’assenza di coach Tom Bialaszewski e che pare ormai una sentenza definitiva su quello che sarà il futuro dell’allenatore di Buffalo, ovvero non più sulla panchina varesina.

C’è stato modo comunque di fare il punto della situazione con alcuni protagonisti della compagine biancorossa, a partire dal Presidente Toto Bulgheroni: “Abbiamo fatto qualche scommessa con il budget a disposizione, qualcuna l’abbiamo vinta, qualcuna persa. Laddove riteniamo di aver fatto un errore ci servirà da insegnamento ma ripartiamo con molta fiducia in vista dell’anno prossimo, specialmente vedendo come abbiamo concluso la stagione. L’intenzione è quella di provare a confermare buona parte del roster, soprattutto per chi ha un’opzione per rimanere nel contratto. Detto questo proveremo a fare il massimo con il budget a disposizione con meno errori possibili. Un voto alla stagione? E’ difficile, perchè troppe cose sono successe e cambiate. Il fatto di esserci salvati è positivo ma il non aver fatto i playoff ci lascia l’amaro in bocca. Io mi sento garante del programma che la società e Scola stanno portando avanti, sono convinto che arriveremo, ogni tanto faccio una battuta a Luis e gli dico di fare presto che ho una certa età ma arriveremo“.

Giocatori e conferme, un punto fondamentale in vista del mercato che delineerà la prossima Pallacanestro Varese, di cui ancora non si sa se farà parte Davide Moretti che però, a tal proposito, ha idee ben chiare: “A Pistoia abbiamo chiuso bene la stagione, salutando un’annata complicata. Dal punto di vista personale sono felice di essere tornato a Pistoia facendo una prova importante. Rimane il rammarico per com’è sfumato il sogno della FIBA Europe Cup in semifinale, ma è lo stesso rammarico avuto per qualche partita in campionato che ci avrebbe potuto portare ai playoff. Abbiamo dato tutto, il rammarico di non aver vinto la coppa c’è, però cerchiamo di guardare al buono fatto quest’anno. Sono molto contento della stagione che ho fatto, ho risposto bene agli infortuni fisici avuti ed anche dal punto di vista mentale non è stato facile gestire tutto quello che è successo. Come squadra non è stato semplice gestire i tanti cambiamenti che si son verificati, ma tutto sommato devo dire che traccio un bilancio positivo, con il rammarico come dicevo prima per qualche occasione persa importante. Futuro? Mi piacerebbe tantissimo restare, Varese è una delle mie prime opzioni, spero ci sia la stessa volontà da parte della società. Il ruolo di capitano mi piacerebbe molto. E’ un ruolo in cui mi sono ritrovato già quest’anno anche non avendo la nomina ufficiale. I tifosi mi hanno spesso fatto sentire il loro calore in tal senso e qualora dovessi restare sarebbe un ruolo che ricoprirei con molto piacere“.

Molto meno netto di Moretti sulla possibilità di rimanere a Varese è stato Nico Mannion che, come già dichiarato un paio di settimane fa ai nostri microfoni, non ha ancora sciolto le riserve sul proprio futuro: “Sono molto felice di essere in lizza sia per il premio di MVP che di miglior giocatore italiano del campionato. Vengo da due anni difficili come tutti sapete e l’essere tornato a giocare dimostrando quello che so fare è stato molto bello in questi mesi. L’emozioni provate qui a Varese sono state bellissime, si vede che è una città che vive per il basket e questa cosa la si respira ovunque non solo al palazzetto. Sono stati 4 mesi bellissimi sia nelle vittorie che nelle sconfitte. Ci siamo salvati, un risultato importante, però avremmo voluto puntare a più della salvezza. La salvezza era il primo obiettivo, però se avessimo vinto qualche partita in più saremmo riusciti ad andare ai playoff. Non so ancora cosa farò, amo Varese con tutto il mio cuore. Ho già detto che qui ho ritrovato l’amore per il basket, ha un posto speciale nel mio cuore. Non posso ancora dire cosa farò ma Varese è davvero unica. La società ha fatto già tantissimo per me, mi sento come in famiglia qui“.

Chi è cresciuto in maniera esponenziale durante quest’annata, seppur non direttamente e solo con la Prima Squadra, è stato Elisee Assui: “Sono molto felice del lavoro che ho fatto quest’anno. Ringrazio la società e gli staff che mi hanno permesso di crescere giorno dopo giorno. Il livello a cui sono arrivato adesso deve essere solo un punto di partenza per fare ancora meglio. Non so ancora cosa mi riserverà il futuro, vedremo nelle prossime settimane“.

Alessandro Burin

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