Finisce ai sedicesimi di finale la corsa del “treno” Mattia Bellucci a Washington.

Nel torneo ATP 500 della capitale statunitense, dopo tre vittorie consecutive, il tennista della MXP Tennis Academy si infrange contro il muro eretto da Alex Michelsen. L’atleta classe ’04 nativo di Aliso Viejo (California, ndr) ha dimostrato tutta la sua consistenza da fondo campo, concedendo pochissimi errori in tutto l’arco del match.

Il punteggio finale di 6-3 7-6 fotografa comunque un incontro in cui il mancino varesotto ha provato in ogni modo ad impensierire il suo avversario, senza però scalfirne eccessivamente le certezze. La splendida settimana vissuta da Bellucci ad Atlanta, dove il bustocco ha raggiunto per la prima volta in carriera i quarti di finale di un torneo del circuito maggiore, ha fatto il paio con le ottime prestazioni fornite anche sui campi del Mubadala Citi DC Open (nome ufficiale del torneo di Washington, ndr), che hanno portato Bellucci proprio ad affrontare Michelsen.

Probabilmente, nello scontro con il ventenne californiano, è affiorata tutta la stanchezza accumulata dal mancino azzurro, che era al nono match in undici giorni. Nella serata di mercoledì 31 luglio la sensazione è stata proprio quella di un Bellucci svuotato più a livello fisico che mentale, anche perchè, come anticipato, l’atleta MXP ha provato a raschiare il fondo del barile delle sue energie per tentare quantomeno di portare il match al terzo set. Le buone prestazioni stanno premiando comunque il varesotto, dato che dalla prossima settimana sarà al 113esimo posto del ranking ATP, avvicinandosi ulteriormente alla Top 100. Dalle qualificazioni del Roland Garros a questa parte si sta rivedendo il vero Mattia Bellucci, con tutta probabilità nella versione più splendente ammirata da quando è entrato nel mondo dei professionisti. A 23 anni, il nativo di Busto Arsizio ha tutte le carte in regola per proseguire la scalata e affermarsi ancor più nel tennis che conta; basterà, per usare un eufemismo, continuare su questa strada, tracciata da Bellucci e il suo team nel segno del lavoro e del sacrificio.

Filippo Salmini

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