Quanto mi sei mancato, Lecco. La variazione sul tema Serie B dei blucelesti (traguardo tagliato nel giugno 2023 dopo mezzo secolo di astinenza), ha privato la Pro Patria di una delle più fiere rivalità del terzo millennio. Filo riannodato sabato (ore 17.30, stadio “Speroni”) con la 9^ giornata che riproporrà l’incrocio venuto meno per un Campionato. Approcci differenti con tigrotti reduci da 4 turni utili e prima vittoria mentre i blucelesti hanno aperto una ministriscia di 2 sconfitte consecutive. Ma resta il più 4 in classifica sui bustocchi. In un contesto tecnico in cui i rispettivi target stagionali non sono però esattamente sovrapponibili.      

Uno su sette ce la fa

Quantomeno Alcibiade. Venissero confermate le anticipazioni di Colombo nel pre Clodiense, i biancoblu dovrebbero recuperare il numero 13 (plausibilmente per la panchina). Da valutare le condizioni di Toci, Mallamo e Palazzi mentre Travaglini, Lombardoni, Renault e Vaglica sono ovviamente out. Formazione? Prima va sciolto il rebus sistema di gioco con il 3-5-2 (o 3-4-1-2 in fase di possesso con copione che prevede due parti in commedia per Mehic), in vantaggio sul 3-4-2-1. Ne deriva che potrebbe essere confermato l’undici di Legnago. Nella conferenza stampa di domani in calce all’ultimo allenamento ulteriori elementi a conforto dell’ipotesi.      

Aniello a scottadito

Patron, Amministratore Delegato, Presidente. Il nuovo vertice del Lecco Aniello Aliberti è decisamente uno e trino. Per un nuovo corso bluceleste dopo la pirotecnica (ma comunque storica), gestione del leggendario Paolo Leonardo Di Nunno. Per la cronaca, l’ormai ex numero 1 di via Don Giovanni Pozzi è già rientrato nel calcio con la Baranzatese. Perché (si sa), del pallone si può tranquillamente fare a meno. Ma solo fino a quando il chiodo successivo non scaccia quello precedente. Tornando al punto, l’eredità raccolta da Aliberti è pesantissima. In termini di recente risultato sportivo e di monte ingaggi post cadetteria. Solo in parte alleggerito dalle uscite estive. La formazione lariana affidata a Francesco Baldini è partita a fionda con 12 punti nelle prime 6 (vittorie al “Rigamonti-Ceppi” con Clodiense, Triestina e Arzignano e pareggi con Trento, Lumezzane e Novara). Salvo poi incassare due stop con Pro Vercelli e Renate. Per un bilancio non proprio in linea con i propositi (ottimistici?) espressi nei giorni dell’acquisizione (“Sogno la squadra in B, non faremo pazzie ma costruiremo un gruppo unito”, aveva dichiarato Aliberti il 14 giugno). Nella sconfitta con il Renate (0-2 venerdì scorso con reti di Vassallo e Mazzaroppi), schierato 4-3-1-2 con Furlan tra i pali; Celjak, Stanga, l’ex Battistini e Kritta in difesa; Galli, Ilari e Ionita in mediana; Frigerio enganche alle spalle di Galeandro e Sipos in avanti.

Nola legale

Designato Lucio Felice Angelillo di Nola (Daniele Sbardella di Belluno e Leonardo Mallimaci di Reggio Calabria gli assistenti, Luca De Angeli di Milano il quarto ufficiale di gara). Il fischietto campano è un secondo anno con 14 gare dirette in categoria, nessun precedente specifico, bilancio equo (6 vittorie interne, 4 esterne, 4 pareggi), disciplinare spiccato (70 gialli, 2 rossi entrambi diretti e 4 rigori). 

Gravità zero

Per una volta, via alle percentuali con successo biancoblu valutato in media dai bookies al 33%, pareggio al 30 e vittoria lariana al 37. Della serie: 1X2 o giù di lì. Entrambe a segno con il 44% di probabilità, 0-0 (occorso solo il 10 marzo 1946 in 34 precedenti a Busto) probabile al 56%.    

Giovanni Castiglioni

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