Claudio “Tato” Grassi, in serie C2 di basket, è un varesino d’esportazione. Nel senso che l’esperto allenatore saronnese, dopo le eccellenti esperienze maturate nel passato a Cislago e Gallarate, siede, da qualche stagione, sulla panchina di Cadorago, società con cui ha conquistato la promozione in categoria. Grassi, ovviamente, oltre a conoscere a menadito la “materia”, è interlocutore che considero privilegiato perché, per motivi geografici, può regalare un’attenta analisi sulle formazioni brianzole che, come noto a tifosi e appassionati, fanno compagnia a varesini e milanesi nel girone. La partenza, d’obbligo, è proprio per Cadorago, club che da almeno un paio di mesi alimenta, e non poco, i “rumours” della C2 in virtù dell’acquisto di un paio di giocatori americani, attesi da tempo, e della dismissione di una coppia di italiani – Pozzi e Bergna -, “stelle” mancate dei cadoraghesi.
“Prima parlerei della vicenda dei due USA che – dice Grassi -, esaurire le complesse lungaggini burocratiche dovrebbero finalmente atterrare a Malpensa nel fine settimana. Li aspettiamo infatti per il giorno 10 e, se i visti FIBA arriveranno nei tempi previsti, dovrebbero esordire per l’ultima giornata dell’andata”.
Breve identikit del “magico duo” che dorebbe garantirvi sonni tranquilli?
“Il primo, Rome Holley, è un play con visione di gioco, capace di giocare bene il pick and roll, buon tiratore da tre punti e, per questo, può essere impiegato anche come guardia tiratrice. Il secondo, Jarred Riley, è un’ala grande con un curriculum da giocatore più corposo. Ha infatti giocato in campionati minori in Portogallo, Germania e, lo scorso anno, ha disputato una Summer League con Siena. È il classico atletone, con un potenza fisica impressionante e se manterrà premesse e promesse in serie C2 dovrebbe fare le “onde”. In tutta sincerità lo speriamo perché la nostra classifica piange e oltre ai punti abbiamo bisogno di carica, energia ed entusiasmo. Quest’ultimo, tra l’altro, è già ben presente perché in città non si parla d’altro e la società già predisposta una tribunetta supplementare da circa 80 posti per accogliere il pubblico”.
Capitolo relativo ai due italiani “scomparsi”.
“La questione legata a Bergna e Pozzi è un po’ più semplice. Il primo non si è mai inserito in squadra e fin dal primo giorno ci sono stati problemi di ogni genere tra lui e il club. Pozzi, invece, che mi dispiace vada via, ha avuto problemi di contratto, ovvero, a suo dire, rispetto agli accordi verbali presi nel luglio scorso, e a quanto effettivamente riportato sulla carta ci sono state discrepanze che lo hanno indotto a scegliere altre strade. Di fatto, a rimetterci da queste situazioni è stato il gruppo-giocatori che non ha ricevuto non più del 50% del loro potenziale da ragazzi che, al contrario, avrebbe dovuto recitare la parte dei protagonisti”.
Il campionato è quasi al giro di boa: qual è il tuo giudizio generale?
“Lentate, 13 su 13, è nettamente la squadra più forte e sottolineo con forza il concetto di squadra perché, se dovessi limitarmi ad un insieme di individualità, Cassano Magnago, a nomi e peso tecnico-fisico, potrebbe tranquillamente impensierire la capolista. Tuttavia, Lentate, anche se con altri colori, non è altro che l’ex-gruppo che giocava, bene, a Cantù in C1: stesso coach, Sergio Borghi, e gran parte dei giocatori vedi Pagani, Piferi, Crisci e soci. Sotto Lentate, mi piacciono molto Garbagnate e Cermenate, mentre, giudizio forse relativo, per come le ho viste mi sembra che Gallarate e Casorate siano un tantino sopravvalutate. Infine, per quanto riguarda una visione globale, ho ritrovato una C2 di livello decisamente buona, con una media di valori davvero elevata che, all’unanimità, piazza il girone C come il più duro e competitivo dei tre raggruppamenti lombardi”.
Intanto, in chiusura, segnalo per stasera alle ore 21.15, il recupero della dodicesima giornata tra Luino e Cassano Magnago, gara non disputata causa indisponibilità dell’impianto luinese.
CLASSIFICA
Lentate 26, Garbagnate 20; Casorate, Gallarate 18; Cermenate, Cislago, Cassano Magnago 16; Bosto, Cerro M., Rovello 14; Lierna 12; Cadorago, Tradate, Bollate 6; Luino, Seregno 2.

Massimo Turconi