Benny Carbone: occhi blu, sorriso sempre in bella mostra. Disponibile, ironico e simpatico: ecco il nuovo allenatore del Varese. Prima ride e scherza con i suoi ragazzi, ma quando poi si parla di lavoro si torna seri e concentrati. Dopo un primo mese di lavoro un bilancio e alcune considerazioni sul lavoro qui a Varese.
Dal giorno del raduno è passato ormai un mese. Come è andata?
“Rispetto a come siamo partiti abbiamo cambiato parecchio, però il bilancio è assolutamente positivo. A Chatillon, in ritiro, ho visto davvero la voglia da parte di tutti di fare bene e di voler lasciare il segno qui a Varese. Mi hanno dato tutto quello che mi potevano dare, sia dal punto di vista tecnico che da quello umano. Ovvio che ora dobbiamo ancora migliorare. E stiamo lavorando per questo”.
Il punto sul mercato. Tanti nomi importanti sono arrivati, manca ancora qualcuno?
“Stiamo parlando e discutendo insieme alla società, vedremo cosa succederà. Ho fiducia in quello che faranno Milanese e Montemurro. Io sono tanto soddisfatto di quello che ho qui a disposizione. Per me sono i migliori di tutti, sono i più forti del campionato. Il mio compito, chiaramente, è quello di tirare fuori il meglio da tutti quanti”.
Da una decina di giorni sei a Varese, in città. Quali sono le tue prime impressioni?
“Quando sono arrivato qui il primo giorno, per la conferenza, e ho detto che mi era sembrato di essere già all'interno di una famiglia. Adesso non posso che confermare quell'idea. All'interno di questa società ho proprio la sensazione di essere in famiglia, sono tutte persone vere, come me”.
E i tifosi?
“Anche loro sono splendidi. Ci trasmettono tanto calore e tanto affetto. C'è una stima reciproca, sento che mi vogliono bene e che credono tanto in me. E io voglio ricambiare tutto questo con risultati importanti sul campo”.
E le persone normali? Dopo aver girato lo spot, ancora vestito da benzinaio, si avvicina una signora che gli chiede “Mi lava lei la macchina?”. “No signora, deve andare qui dietro”, a Varese succede anche questo.
