CECCO: sai, Beppe, che dopo avere letto ciò che mi hai detto la scorsa settimana circa una eventuale promozione in serie A, al Varese si sono presi paura?
BEPPE: perché, che cosa avevo detto?
CECCO: che in caso di promozione in serie A il Varese non potrebbe mai giocare a Varese.
BEPPE: è quello che penso. Ma posso anche sbagliare, non sono mica infallibile. Il dono dell’infallibilità lo lascio volentieri ad altri, ce ne sono tanti che vi aspirano. Anzi, che credono gli sia stato già fatto e quindi si reputano infallibili…
CECCO: devo darti atto, spesso ci pigli, quando sbagli lo ammetti. A proposito di pigliarci, prima di parlare del nostro Varese devo appunto darti atto…
BEPPE: di che cosa?
CECCO: della tua previsione sul Giro d’Italia.
BEPPE: non mi pare di avere azzeccato il vincitore…
CECCO: non ho detto questo, sarebbe stato davvero un po’ troppo. Però ricordo una tua frase che è lì, nero su bianco, pronunciata alla vigilia della partenza: “C’è chi dice che è un Giro “povero” perché mancano le grandi firme e in parte è anche vero, perchè non ci sono Cadel Evans, Andy Schleck, Thomas Voeckler, Samuel Sanchez, oltre a Contador che è squalificato, che saranno tutti in gara al Tour de France. Ma secondo me sarà un Giro equilibratissimo e vedrai che alla fine sarà anche appassionante proprio perché incerto”. Mi pare che tu ci abbia azzeccato,
visto che è finito con un distacco di 16 secondi tra il primo e il secondo e tutto si è deciso negli ultimissimi chilometri dell’ultima tappa…
BEPPE: a me sembrava una previsione scontata: non vedevo un primo attore. Ma non pensavo certo a Hesjedal, a Rodriguez, a De Gendt… Ma va bene così, forse è anche l’effetto dei controlli antidoping o della paura del doping che rende tutto più pulito. E più umano.
CECCO: addio a Ivan Basso?
BEPPE: se si sperava che Ivan vincesse il suo terzo Giro d’Italia è stata una delusione; se si pensa che è arrivato quinto e che a quasi 35 anni è sempre tra i primissimi in salita, sulle grandi salite, dico che va bene. Basso è un tipo per bene, merita l’affetto di tutti e in particolare di noi varesotti.
CECCO: varesotti o varesini?
BEPPE: varesini perché noi siamo di Varese; se fossimo di Casciago, di Induno, di Buguggiate, di Malnate o anche di Caronno Pertusella saremmo varesotti. Capito?
CECCO: sempre puntuale, ti ringrazio…
BEPPE: non c’è di che.
CECCO: sai che cosa mi ha stupito prima di questi playoff?
BEPPE: ah, abbiamo cambiato argomento… Che cosa ti ha stupito?
CECCO: il fatto che, pur potendo scegliere (magari con un po’ di fatica), nell’ultima giornata di campionato tutti hanno giocato normalmente.
BEPPE: scegliere in che senso?
CECCO: non pigliamoci per i fondelli, io penso che sulla carta Verona e Sassuolo avrebbero scelto di giocare con il Varese e non con la Sampdoria. E il Varese e la Sampdoria, se avessero potuto indicare un avversario per i playoff, avrebbero puntato il dito sul Sassuolo e non sul Verona. Però il Sassuolo ha voluto vincere a Castellammare di Stabia e il Varese ha voluto battere la Sampdoria che, a mio parere, non si è dannata l’anima per cercare di vincere sabato scorso…
BEPPE: ci pensavo in questi giorni e devo dirti che non mi raccapezzo molto…
CECCO: andiamo bene, se non ti raccapezzi neppure tu…
BEPPE: voglio dire che in generale, quasi sempre (mi pare con una sola eccezione),  i playoff hanno premiato la terza in classifica. Insomma, è stata una costante per la terza ribadire la propria superiorità nei confronti delle squadre che la seguivano in classifica. Ma quest’anno vedo dei valori un po’ meno squilibrati.
CECCO: puoi essere più chiaro?
BEPPE: farò uno sforzo. Sassuolo e Verona hanno 80 punti e va bene. Media 1,90 a partita.
CECCO: perfetto. Prosegui…
BEPPE: il Varese ne ha 71 ma se valutiamo il percorso con Maran alla guida
(65 in 35 partite) la media è di 1,86 a partita. E la Sampdoria di Iachini? 41 punti nelle 21 partite del girone di ritorno, media 1,95 a partita.
CECCO: dunque…
BEPPE: dunque siamo di fronte a quattro squadre che, risultati alla mano, sostanzialmente si equivalgono: Sampdoria di Iachini 1.95, Verona e Sassuolo 1.90, Varese di Maran 1.85. E’ una bella lotta…
CECCO: come dire che tutto può accadere…
BEPPE: esatto, tutto può accadere. Anche che alla fine esulti il Varese, pur con tutti i vantaggi che Verona e Sampdoria possono mettere in tavola con il loro pubblico che Varese e Sassuolo possono solo sognarsi (in particolare il Sassuolo).
CECCO: qualcuno mi ha detto che il Sassuolo schiera il nuovo presidente di Confindustria…
BEPPE: potrebbe contare ma, per quanto mi riguarda, sono più propenso a pensare che Giorgio Squinzi non giocherà. Nè in campo nè fuori.
CECCO: malgrado quel brutto precedente alla Parigi-Roubaix mi pare del 1996…
BEPPE: quando si disse che fu lui a stabilire l’ordine d’arrivo quando nel finale si trovarono in testa insieme tre corridori della sua Mapei?
CECCO: esattamente.
BEPPE: non so quale sia la verità, lessi un’intervista in cui Squinzi
ribaltò sul direttore sportivo Patrick Lefevre la responsabilità di avere stabilito quell’ordine d’arrivo: primo Musseuw, secondo Bortolami e terzo Tafi. Io non potrei mai neppure lontanamente pensare di imporre a un corridore di perdere una corsa che potrebbe vincere…
CECCO: c’è stato anche di peggio. Ma sono d’accordo con te. Comunque Squinzi ininfluente?
BEPPE: stavolta con la maglia Mapei corre solo il Sassuolo e non vedo come Squinzi possa dettare l’ordine d’arrivo, ammesso che quella volta lo abbia fatto lui e non Lefevre.
CECCO: e il Varese?
BEPPE: venderà cara la pelle. Lo hanno detto tutti e mi unisco anch’io: speriamo che il Verona si attenda di ritrovarsi di fronte il Varese di dieci giorni fa… E con questo, viva i playoff!!! Anche se mi fanno stare male e alla mia età certe emozioni dovrei risparmiarmele. Ne riparliamo tra un po’, va bene?
CECCO: non aspetto altro. Alla prossima?
BEPPE: alla prossima!

Il Cecco e il Beppe