Recitava così lo striscione che ha fatto il giro del F. Ossola ieri sera prima dell’incontro Varese-Bari: Ciao nonno Peo. Ai funerali, che si sono svolti nel primo pomeriggio nella Basilica di San Vittore, hanno partecipato tanti amici di Pietro Maroso, ex compagni e semplici tifosi. Un bagno di folla che ha voluto accompagnare mell’ultima partita il “Peo” simbolo dei colori biancorossi. A noi di varesesport.com piace ricordarlo con le parole che sono state affidate a Loris Damonte e che il Varese 1910 ha voluto regalargli nella celebrazione.

Per tutti noi era Nonno Peo. Un sorriso, un rimbrotto, quel suo modo dolce ma fermo, autorevole e non autoritario. Per tutti noi era il Presidentissimo. Non un semplice ingranaggio della Società, Peo era IL Varese. Biancorosso da sempre, la storia del Varese Calcio cammina di pari passo, si intreccia con la vicenda personale di un grande Uomo, Pietro Maroso. Giocatore, allenatore, maestro di talenti. Pareva granitico, un monolite impossibile da scalfire. Ed invece nelle sue passeggiate allo Stadio, sul sintetico, traeva forza ed emozione nel vedere correre i bambini, la passione del calciare una palla, la gioia di un sorriso per un goal. I grandi uomini vivono di emozioni. Il Peo era uno di loro. Un saluto per tutti, il caffè in lavanderia dalla Rosi, lo scambio di battute con i vecchi tifosi accampati sotto la tribuna, le discussioni pallonare al Bar Goalasso. Peo aveva l’umiltà e la consapevolezza dei grandi, un fuoriclasse, dissertava di football allo stesso modo con fior di Presidenti e non si risparmiava con l’ultimo dei tifosi. Il dolore, lo strazio deve mutare in nostalgia, ricordo e gioia. Si, gioia per aver avuto l’onore ed il privilegio di conoscere e lavorare con un Uomo simile, lo stupore per i suoi aneddoti di una vita di Calcio, la sensazione di dialogare con un Maestro. Il verde del prato, l’azzurro del cielo, il Sacro Monte. Tre istantanee che fanno dello stadio Franco Ossola un luogo unico. Ancora di più ora, con Nonno Peo che da lassù si godrà lo spettacolo del suo Varese, una Famiglia di grandi e piccini che lo terranno sempre nel cuore.