Il basket è meglio della vita. Il primo, al contrario della seconda, ti offre, e spesso anche a distanza ravvicinata, delle occasioni di rivincita. Sta a te coglierle.
Gabriele Ganeto, guardia-ala piccola della Cimberio Varese, nel giro di una decina di giorni, transitando in un centrifuga di sentimenti, sensazioni, vissuti, è passato dal ruolo di giocatore contestato, insultato e, stando alle voci, messo sul mercato, a quello di buon protagonista nella vittoria conquistata dai biancorossi a Caserta, in una gara in cui è riuscito a prendersi una bella rivincita anche sul piano personale.
“In realtà, se proprio devo dirla tutta non pensavo assolutamente di dover prendere delle rivincite perché, prima della sfortunata partita giocata in casa contro Roma non mi sembrava avessi fatto “danni” particolari. Certo, sono il primo ad ammettere di non aver giocato molto bene nelle ultime settimane nelle quali ho pagato sia un disagio fisico – da mesi mi trascino una fastidiosa pubalgia che non mi permette di allenarmi con continuità – sia lo scarso impiego. Ma da qui allo sfociare di una contestazione inattesa ce ne corre, anche perché prima, da parte del pubblico, non avevo mai ravvisato segnali di intolleranza nei miei confronti. Anzi, ricordo con grande piacere le manifestazioni d'affetto regalatemi dai tifosi varesini nella prima parte della stagione e, prometto, farò di tutto per cercare di riconquistare il loro sostegno”.