“Piuttosto che andare avanti così è meglio fallire, azzerare tutto e ripartire dalla Serie D o dall’Eccellenza” è la voce della Curva che domani s’alzerà in un unico coro. Nei giorni scorsi, in seguito alle clamorose dimissioni di Alì Zeaiter, gli ultras del Varese hanno diffuso un comunicato e si sono dati appuntamento alle 10.30 di domani mattina sotto la Curva Nord intitolata a Peo Maroso per manifestare il malumore di una città intera.

Da lì partirà un corteo che costeggerà lo stadio passando di fronte al PalaWhirlpool, sono stati chiamati a raccolta anche i fedelissimi del basket, e poi attraverserà la strada arrivando in via Manin sin sotto la sede del club, che comunque il sabato mattina è chiusa. Sono attesi quasi 200 tifosi. L’evento creato online ha fatto ben presto fatto il giro sui vari social network e attualmente sono 174 le persone che hanno confermato la loro partecipazione attraverso facebook.

Un segnale forte e simbolico dopo un intero anno di vicissitudini che non sono cessate con il passaggio di proprietà, anzi. Il Varese ha presentato soltanto la tassa di iscrizione, inevitabile, ma non ha rispettato le altre due scadenze, ovvero il saldo degli emolumenti di marzo e aprile (circa 800 mila euro) e la fideiussione da 400mila. Serve un miracolo perché possa farcela entro il 14 luglio, ultimo giorno a disposizione, e anche se trovasse le risorse necessarie per portare a termine l’iscrizione alla Lega Pro, l’agonia potrebbe non finire, ma soltanto prolungarsi.

Dalla sede non arrivano particolari segnali: stanno attendendo le garanzie degli istituti di credito interpellati e nel frattempo vanno avanti con la programmazione. Di sicuro ai tifosi una risposta va data.

Elisa Cascioli