Samuele Careccia è uno dei tanti volti nuovi del Varese stagione 2017/2018. La squadra si appresta ad affrontare per il secondo anno consecuto la Serie D, un campionato che vuole vincere per tornare al professionismo. Compiere il salto in Serie C è anche il desiderio del calciatore bergamasco classe ’98 prodotto dal Settore Giovanile del Milan.

Come hai vissuto gli anni in rossonero?
“Sono stati nove anni fantastici per me. Sono cresciuto in una società splendida che non ci ha mai fatto mancare niente. Mette a servizio tutto quello che ha a disposizione ed è stata fondamentale nel mio cammino”.

Un anno e mezzo in Primavera prima di compiere il salto tra i grandi…
“Lo scorso anno ho giocato sei mesi ancora in Primavera per poi approdare al Caravaggio, in Serie D. Non nascondo che il cambiamento è stato grosso perché nel campionato Primavera i risultati contano meno e si guarda molto di più al bel gioco. In D invece conta vincere ed è tutto molto più tosto”.

La nuova avventura in campionato si avvicina…
“Sono arrivato qui con grande entusiasmo, ero molto felice di intraprendere questo cammino, ma sinceramente non mi aspettavo un gruppo del genere, davvero fantastico, oltre ogni aspettativa. Mi sono sentito subito a mio agio, i ragazzi più grandi sono persone fantastiche che ci aiutano molto. Mi hanno subito reso tutti partecipi, la società è molto presente e sono rimasto impressionato dalla piazza che ci chiede molto. Sono qui per aiutare la squadra a vincere”.

Quali sono le tue caratteristiche e i tuoi punti di forza?
“Sono un centrocampista che si adatta. Il mister mi sta provando come terzino per necessità e sto imparando cose nuove con grande entusiasmo. E’ una bravissima persona, molto preparato, conosce benissimo gli avversari, li studia e ci mette sempre in guardia”.

Il tuo idolo è Zinedine Zidane…
“Sin da piccolissimo l’ho sempre visto giocare e mi faceva impazzire. Pensando al calcio moderno uno dei miei modelli è Modric del Real Madrid che per me è straordinario”.

Sulla maglia avrai il numero 21, come mai questa scelta?
“Ho avuto un’esperienza legata a quel numero che mi ha portato fortuna e poi è anche il numero di giocatori come Pirlo, Dybala e lo stesso Zidane. Speriamo bene”.

Venendo al campionato, che inizio ti aspetti?
“Le prime tre sfide sono insidiosissime, soprattutto l’esordio a Borgaro. Il mister ci ha avvisati sulla pericolosità di questa trasferta e dobbiamo interpretare al meglio il match. Poi arriverà il Como e quella sarà una vera battaglia in cui conterà molto la testa. Dobbiamo partire col piede giusto perché chi ben comincia è a metà dell’opera”.

Cosa serve per vincere?
“La continuità. Vince chi sbaglia di meno, chi mantiene per più tempo la testa della classifica. Speriamo di essere noi perché la città se lo merita”.

Elisa Cascioli