La stagione del Varese è iniziata lo scorso 20 luglio con il raduno al Franco Ossola. Dal giorno successivo i biancorossi si sono allenati ininterrottamente, fino al 28 luglio, nel ritiro di Chatillon per preparare principalmente la gara di Tim Cup a Pisa. Proprio in Toscana, in una partita ‘vera’, si sono potuti vedere pregi e difetti della formazione.

IL MERCATO E IL MISTER
Gli uomini mercato del Varese hanno fatto fino ad oggi un ottimo lavoro. Foresti e Merlin, con i loro collaboratori, sembra non abbiano sbagliato un colpo e la rosa allestita, che va ancora completata, è di livello e ben equilibrata. Mister Iacolino non lo scopriamo certo qui ai piedi del Sacro Monte, ma un conto è sentir parlare di qualcuno, un conto è toccarlo con mano. Umanamente è da Champions League, carota e bastone per i ragazzi che tratta come fossero tutti figli suoi. A Pisa si è vista la sua impronta nel decidere la formazione e nel gioco espresso.

LA DIFESA
Frigione, al di là dell’infortunio in Coppa Italia, è un buon prospetto da valutare. Il reparto portieri è in fieri e una valutazione può essere fatta solo dopo aver capito chi lo affiancherà durante la stagione. I tre centrali, Ferri, Bruzzone e Simonetto, sono affidabili e saranno sicuramente da traino al reparto che ha invece negli esterni la nota dolente. Da un lato Granzotto non si discute, dall’altro l’infortunio di Ghidoni costringe il Varese a correre ai ripari. Individuato il suo sostituto titolare, servono poi le alternative tenendo conto che saranno tutti Under.

CENTROCAMPO
Palazzolo, Magrin e anche Monacizzo sono un lusso per questa categoria e a Pisa hanno fatto capire di essere già affiatati. Careccia non starà certo buono in panchina a fare da comprimario, ha le qualità per ritagliarsi i suoi spazi, e Zazzi potrebbe essere la ciliegina sulla torta del reparto che sarà sicuramente l’arma in più del Varese.

ATTACCO
Rolando dietro le punte, nel modulo 4-3-1-2 che piace a Iacolino, ci sta alla grande e ha dimostrato di essere già in palla. Serve un rimpiazzo che, azzardiamo, potrebbe essere lo stesso Zazzi nel caso venisse trovato l’accordo. In avanti Longobardi e Molinari, che devono ancora trovare la giusta condizione, hanno da sparare almeno 35 cartucce in stagione. Lercara, utilizzato pochissimo la scorsa annata, a Pisa ha fatto bene, si sta allenando con continuità ed è consapevole che deve essere l’anno della sua consacrazione. Mancano le seconde linee, con un certo Tripoli che scalpita per vestire nuovamente il biancorosso.

Ulisse Giacomino