Una settimana più lunga del solito per la Openjobmetis, che ha potuto rifiatare a dovere e persino avere una domenica libera considerando che il calendario ha previsto il sabato sera per la sfida con Trento. Varese ha già giocato praticamente in tutti gli orari (sabato alle 20.45, domenica alle 18.15 e 20.45 e lunedì alle 20.45) e domenica 12 novembre in Irpinia debutterà anche alle 12.00, un aspetto che non costituirà di per sé un fattore ma che è comunque rilevante per le statistiche.

Il lavoro di preparazione alla trasferta procede a vele spiegate per una squadra che ha dimostrato notevole solidità e grinta nelle ultime uscite: il larghissimo successo su Trento ha rappresentato la ciliegina sulla torta di un inizio di stagione (precampionato compreso) in cui la Openjobmetis ha probabilmente superato le aspettative che molti tifosi si erano fatti in estate.

C’è da rimanere con i piedi per terra, comunque, anche perché tante squadre in questo campionato hanno disponibilità economica superiore e quindi ogni partita può comportare ostacoli e difficoltà per Ferrero e compagni. Avellino rientra a pieno titolo nel novero delle formazioni maggiormente ambiziose e dunque, sulla carta, la strada dovrebbe essere in salita per i biancorossi.

Mai dire mai, comunque: l’aggressività difensiva della Openjobmetis, unitamente alla volontà di ricercare il più possibile il contropiede, potrebbe essere un’arma rilevante in un match contro una squadra che invece – pur avendo grandissimo talento – preferisce puntare su un attacco ragionato e limitare le iniziative fuori script. La consistenza tecnica degli elementi del roster a disposizione di Pino Sacripanti, d’altronde, lo consente.

Ciò non vuol dire che la Sidigas sia priva d’inventiva, anzi: Bruno Fitipaldo è un playmaker estroso e Wells dovrà fare gli straordinari per contenere la sua vivacità. Anche Jason Rich può segnare letteralmente in ogni modo ed è l’ancora a cui i biancoverdi si aggrappano quando la circolazione di palla non funziona. Bisogna dunque mantenere sempre altissima l’attenzione difensiva, un tasto su cui comunque Caja e il suo staff battono da inizio anno.

In attacco i problemi fisici dei lunghi irpini (Fesenko e Lawal su tutti) potrebbero permettere a Norvel Pelle di offrire ancora un alto rendimento come contro la Dolomiti Energia: questa volta però, in teoria, non dall’inizio perché a meno di sorprese per Avellino dovrebbe partire in quintetto Hamady N’Diaye, un giocatore con caratteristiche simili a quelle del caraibico di Varese. Possibile qualche difficoltà in più nel contenere Norvel per Ben Ortner, che può sì contare su un’esperienza infinita, ma non ha di certo una struttura fisica adatta a combattere contro un atleta di quel tipo.

Mentre la Openjobmetis prepara la sua trasferta seguendo le linee guida dettate dal tecnico, una piacevole notizia ha conquistato il pomeriggio di ieri: Aleksa Avramovic è stato convocato in nazionale dalla Serbia per la prima finestra (21-28 novembre) degli incontri di qualificazione ai Mondiali 2019 in Cina. Il giovane biancorosso disputerà dunque gli incontri con Austria (24 novembre) e Georgia (27 novembre).

Filippo Antonelli