Tra i nuovi arrivi in casa Sommese spicca senza dubbio quello di Alessandro Marzetta, attaccante che dall’Union Villa Cassano ha deciso di buttarsi in una nuova avventura a Somma Lombardo, spinto dalla volontà di crearsi una sua famiglia e dal progetto a lungo termine con la squadra di mister Peloso.
Un giocatore di spessore che non è nuovo nelle squadre del varesotto avendo vestito le maglie dell’Ispra, Gavirate e Brebbia.
Come mai sei passato dalla Promozione alla Seconda Categoria?
“La ragione è semplice: da un lato è dovuto ad un aspetto lavorativo-famigliare perché la Promozione è impegnativa, l’anno scorso facevo tre allenamenti a settimana più la partita alla domenica e ora ho il progetto di allargare la famiglia quindi un campionato di seconda è più tranquillo da questo punto di vista. Poi nella Sommese conosco il 70% della squadra, ci sono i miei ex compagni e conosco bene il gruppo. È una società ambiziosa con una piazza importante”.

Cosa pensi ti possa dare la Sommese?
“C’è un ambiente bello e mi ha stupito sin da subito. È organizzata e strutturata per fare bene. Spero mi possa dare serenità e tanta costanza perché ho bisogno di giocare con frequenza. Poi il campo parla e in questi anni ho sempre fatto delle belle stagioni dando il mio”.
Invece cosa puoi dare te viste anche i tuoi trascorsi?
“Posso portare un bagaglio di esperienza di categorie superiori. Anche lavorare con i giovani e aiutarli sotto vari aspetti”.

Hai avuto modo di parlare con il mister riguardo agli obiettivi della prossima stagione?
“L’allenatore lo conosco sin da quando ero piccolo visto che allenava in zona. Con il ds Brun ci siamo visti diverse volte e mi ha spiegato gli obiettivi della società e mi ha incuriosito tanto, infatti non ci ho pensato più di tanto per accettare. Sono sicuro che lavorando a testa bassa facendo sacrifici posso fare bene e dare il mio contributo per raggiungere traguardi importanti. Vorrei fare un bel campionato di vertice e fare tanti goal!”.
Che campionato sarà visto anche lo stop di questi mesi?
“È un’incognita a livello generale, non si sa cosa succederà nei prossimi mesi. Speriamo vada tutto nei migliori dei modi. Ripartire dopo tanti mesi non sarà facile per nessuno. L’importante è che il comitato ci dia chiarezza sulle direttive sanitarie e principi da seguire per ripartire perché nelle nostre categorie il calcio è passione e non deve diventare motivo di pericolo. A livello atletico ci vorrà logicamente più tempo per ritornare alla condizione e anche la ripartenza a livello fisico sarà un altro interrogativo. Bisognerà lavorare bene sui carichi per evitare infortuni, poi è ovvio che il ritmo partita lo riprendi solo giocando”.

Roberta Sgarriglia

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