5 anni a Lonate, con un intervallo a Gorla, inseguendo la promozione in Prima Categoria: Mirko Grimaldi crede che questo possa essere l’anno giusto per lui e per il suo Lonate Ceppino. La tripletta contro una contendente al titolo come il Marnate Gorla (che martedì ha cambiato allenatore, esonerando mister Vessella) è stato un messaggio importante, sia per sé, sia per la squadra: i playoff non bastano e, per vincere, servono voglia e determinazione.

Sei stato decisivo in una partita contro una contendente al passaggio di categoria, quanto può essere importante una prestazione così per il prosieguo del tuo campionato?
“Sicuramente è stato molto importante, soprattutto contro quella che, insieme al Laveno, sarà la contendente principale fino alla fine del campionato. A livello personale è stata una bella soddisfazione non solo per la tripletta, che non capita spesso, ma anche per l’importanza della stagione; è sicuramente una prestazione che aumenta la fiducia per tutto il resto della stagione”.

Hai fatto un po’ fatica a segnare ad inizio campionato, può essere una svolta?
“Tra campionato e coppa sono già in doppia cifra. In campionato avevo iniziato bene, poi ho fatto qualche partita senza riuscire a mettere la palla in rete, però non mi è pesato; i goal arrivano quando nemmeno te l’aspetti e la dimostrazione è stata che ne sono arrivati tre insieme”.

Siete partiti come favorita, insieme al Laveno Mombello, per vincere il campionato. Aggiunge pressione giocare con la consapevolezza che tutti si aspettano che vinciate ogni partita?
“Noi non ci interessiamo alle voci che arrivano da fuori, sappiamo che siamo una squadra che da tre anni punta a vincere e conosciamo bene le nostre potenzialità. Fa sicuramente piacere sapere che molti ci considerano tra le favorite, ma ciò non aggiunge pressione. Dobbiamo essere bravi noi a sfruttare i nostri punti forti”.

Ancora nessuna sconfitta in questa stagione, quali sono i punti forti di cui parlavi poco fa?
“Come prima cosa c’è sicuramente il gruppo, lavoriamo insieme da tanto tempo ormai. Abbiamo perso pochi giocatori per strada e tutti quelli che ci sono sono titolari, compresi i giovani. Anche domenica avevamo alcune defezioni importanti come Granelli e Marcon, ma i giovani che han giocato al loro posto hanno fatto molto bene. E’ questo il segreto: avere 20 giocatori tutti di livello, pronti ad aiutarsi a vicenda”.

Uno dei segreti è il gruppo, quanto aiuta avere Tomasini da alcuni anni per creare una squadra coesa?
“Aiuta molto, conosce bene tutti i giocatori e sa quali sono le corde da toccare per stimolare qualcuno se sta giocando male. Questo è un grande vantaggio. Penso ad alcuni mister che lavorano da inizio anno con una squadra e, per forza di cose, non sono in grado di spronare i giocatori come lo farebbe qualcuno che lavora con loro da anni”.

Sei a Lonate dal 2014, ma ti eri spostato al Gorla Minore. Cosa ti ha fatto prima allontanare e poi tornare a Lonate?
“Quando sono andato via era semplicemente perché il mister, con cui mi trovavo bene e che mi aveva fatto venire a Lonate, si era spostato; non avevo più stimoli per poter stare lì. Quando sono andato a Gorla ho avuto alcuni infortuni e non mi trovavo bene, sapevo che l’unico modo per tornare ai miei livelli era quello di tornare nuovamente a Lonate: conoscevo bene sia il gruppo che la presidenza e sapevo bene come si lavorava in questa società, quindi, non ho avuto dubbi”.

Domenica affronterete il Caravate, squadra che nelle ultime giornate si è dimostrata in gran forma. Come state preparando la partita?
“Il Caravate arriva da risultati importanti, ma questo non ci impressiona perché anche noi abbiamo avuto ottimi risultati. Proveremo ad allungare la durata dell’imbattibilità che abbiamo costruito finora e lo faremo come sempre: essendo concentrati, senza sottovalutare nessuno, ma con la consapevolezza della nostra forza. Sappiamo che più andremo avanti e più sarà difficile perché proveranno tutti a dare qualcosa in più”.

Pensi che sarete in grado di non lasciare più la vetta della classifica?
“Questa è un’ottima domanda, noi ci dobbiamo provare. E’ l’unico obiettivo che abbiamo, passare dai playoff non è un’opzione contemplata. È un traguardo che abbiamo ormai da diversi anni, sarebbe fantastico riuscire a raggiungerlo. Quest’anno più che mai ci sono tutte le carte in regola per poterci riuscire. Vogliamo fare il salto perché sarebbe importante per chiudere questi anni di lavoro insieme”.

Andrea Vincenzi

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