Un pari contro l’Olimpia e un 3-0 rifilato alla favorita Solbiatese in Coppa Italia e ora l’ostacolo Meda all’orizzonte (domenica 19 settembre) per la prima di campionato. Il Morazzone di capitan Marco Libralon, al suo quinto anno in rossoblù, sembra avere approcciato la nuova stagione con un ottimo piglio e centrando risultati che danno morale e convinzione. La strada è lunga e ci saranno salite da affrontare, ma l’avvio è stato dei migliori.

La partenza è stata brillante e luccica soprattutto quel 3-0 che domenica i tuoi compagni hanno imposto alla Solbiatese. Non male come inizio, insomma.
“Sì, ci siamo presi 3 punti importanti per il nostro percorso in Coppa Italia e inoltre c’è stato un miglioramento della prestazione rispetto alla sfida contro l’Olimpia. Domenica purtroppo non ho potuto essere della gara perchè ero al matrimonio del fratello della mia ragazza, ma Marco Dallo mi ha tenuto costantemente aggiornato. La Solbiatese ha dimostrato di essere una squadra forte e non a caso è la candidata numero 1 per il salto in Eccellenza. Nel primo tempo abbiamo tenuto bene il campo e nei secondi 45′ gli episodi favorevoli ci hanno spalancato le porte verso il successo. Il 3-0 è un risultato un po’ bugiardo e troppo largo, forse, perchè a loro mancavano molti elementi e hanno avuto occasioni in cui non sono stati fortunati, ma siamo felici di esserci tolti questa soddisfazione. Ora continuiamo la lavorare e a mantenere i piedi ben saldi per terra anche perché siamo consapevoli che contro di loro alla seconda giornata sarà tutta un’altra musica”.

Contro l’Olimpia, invece, eri in campo. Che sensazioni hai provato?
“Sinceramente non ci siamo espressi molto bene e il 2-2 finale è stato giusto. Abbiamo incontrato una formazione che ci ha messi in difficoltà e che ha giocato una partita di tutto rispetto. Mi aspettavo qualcosa di più da noi, sinceramente, ma devo riconoscere la bravura dei nostri avversari nel limitarci. Come prima uscita ufficiale dopo quasi non anno non è stata facile, ma tutto sommato non è stata così negativa”.

Insieme a Ghizzi (’86) e a Bosetti (’90), a quasi 36 anni (settimana prossima) sei uno dei più esperti di un gruppo giovane e piuttosto rinnovato rispetto all’anno scorso. Come ti senti?
“Fisicamente sto molto bene e, amando correre, mi sono sempre allenato anche da solo e talvolta ho partecipato a qualche piccola gara di corsa da 8, 10 o 11 chilometri. Sono uno sportivo a 360°, poi, e mi cimento in un po’ tutti gli sport, dal calcetto, al beach volley, al padel. Insomma, non sto mai fermo e il mio fisico ne ha beneficiato pure durante l’ultima preparazione. Si sa che le preparazioni sono sempre toste, ma non posso lamentarmi”.

Dal punto di vista della leadership, invece, che cosa porti in squadra? Anche quest’anno sarai il capitano dei rossoblù.
“Sicuramente l’esperienza, ma quello che più mi preme e mi piace dare ai ragazzi è la serenità. Faccio della serenità il mio punto di forza e cerco di infondere questa emozione agli altri e, naturalmente, anche al gruppo-squadra di cui faccio parte. Non faccio pesare i momenti brutti che sicuramente ci saranno durante la stagione e lascio tranquilli i miei compagni. Insieme a ciò do l’esempio, ossia do sempre il massimo nel duello contro il mio avversario. Non sempre si può avere la meglio, ma ci si deve impegnare e ci si deve provare in ogni occasione”.

Come è andata preparazione? A che punto siete?
“Abbiamo lavorato molto bene e a Morazzello ci sono strutture bellissime che consentono di svolgere gli allenamenti come meglio non si potrebbe. Da quando è stato consentito e fino alla fine di luglio ci siamo allenati due volte alla settimana e, dunque, non siamo arrivati completamente a digiuno al 21 agosto, primo giorno della nostra preparazione. A maggio è stata una vera e propria boccata d’ossigeno rivedere i compagni dopo tanti mesi di stop e tornare a fare quello che ci appassiona. Ora siamo finalmente vicini all’esordio in campionato e fisicamente credo che siamo a buon punto”.

Dopo due campionati che non sono stati portati a termine regolarmente, come vedi la stagione 2021/2022?
“Sono ottimista. Credo che con il vaccino si potrà portare avanti il torneo, anche perchè se così non fosse saremmo davvero di fronte al fallimento del vaccino in sé. Ad oggi la situazione pare sotto controllo e migliore dell’anno scorso di questi tempi e, dunque, sono convinto che si procederà senza troppi intoppi. Incrociamo le dita, anche perchè l’apertura delle scuole e la ripresa delle attività sportive sono la cartina di tornasole”.

Dove può arrivare il Morazzone? In primavera dove sarà?
“Per prima cosa dobbiamo mantenere la calma e la tranquillità sia quando le cose andranno bene, sia quando gireranno peggio. Partiamo per salvarci il prima possibile e poi, una volta centrato questo obiettivo, scopriremo a quali posizioni possiamo ambire. Va ricordato, infatti, che la rosa è stata parecchio rivoluzionata: abbiamo perso Patella, centrocampista centrale titolare di due anni fa, Colavito che ha appeso gli scarpini al chiodo e Alongi che reputo il 2002 più forte della categoria. Abbiamo cambiato tanto e, dati alla mano, dovremmo essere uno dei gruppi più giovani dell’intero girone. Abbiamo una rosa sicuramente di valore e che dovrà farsi scoprire di domenica in domenica e un mister che, a mio parere, è il più bravo del campionato”.

Laura Paganini

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