Come annunciato in mattinata, la Pallacanestro Varese ha comunicato attraverso una nota ufficiale di aver presentato il ricorso alla Corte Federale d’Appello in merito alla penalizzazione di 16 punti relativa al caso Tepic.

Dalle parole biancorosse si evince come la società sostenga di non essersi macchiata di alcun tipo di frode sportiva. La palla passa ora alla Corte stessa che esaminerà il reclamo il 26 aprile alle ore 15.30; l’esito dovrebbe dunque arrivare prima della gara contro Scafati che, in caso di conferma della penalizzazione, vorrebbe dire passo importantissimo verso la salvezza. Di seguito il comunicato ufficiale:

Pallacanestro Varese comunica di aver depositato, tramite il proprio collegio difensivo (avvocati Angelo Capellini, Giampiero Falasca, Daniele Bianchi e Sergio Terzaghi) il reclamo contro la decisione del Tribunale Federale del 13 aprile u.s.

Nel doveroso rispetto del lavoro svolto dagli organi di giustizia federale, la Società ritiene che sussistano elementi giuridici solidi e sufficienti per revocare la condanna per frode sportiva e cancellare, o comunque rimodulare, le sanzioni deliberate nel primo grado di giustizia.

L’amministratore delegato e azionista di maggioranza Luis Scola, subentrato come azionista successivamente allo svolgimento dei fatti contestati, è consapevole che la vicenda deve essere giudicata con la massima attenzione, a tutela della regolarità del campionato e dell’immagine di tutto il movimento.

Tuttavia, dopo aver fatto tutte le opportune indagini interne, può affermare con certezza che Pallacanestro Varese non si sia resa responsabile di alcuna frode sportiva; la società confida di dimostrare in sede di appello questo convincimento.

La Corte federale di Appello esaminerà il reclamo proposto dalla società Pallacanestro Varese, il giorno 26 aprile alle ore 15.30 presso la sede federale in Via Vitorchiano 113 Roma.

Alessandro Burin

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