L’addio di Matt Brase alla Pallacanestro Varese ha scatenato, inevitabilmente, un grande trambusto nella tifoseria biancorossa che, in piena campagna abbonamenti, ha visto prima l’addio del capitano Giancarlo Ferrero e poi dell’allenatore che lo scorso anno guidò una squadra capace di stupire tutta Italia.

Una rottura, quella con Brase, che preccoupa ma che, per voce di un tifoso, Edoardo Scola, ironia della sorte e che vi assicuriamo nulla centri con El General, non viene vista come la fine di tutto, perchè nonostante le difficoltà del momento, la fiducia nell’AD biancorosso e nel suo progetto rimane salda.

Questa la lettera inviataci.

E’ inutile girarci attorno,

Matt Brase (persona stimabilissima e coach di ottimo livello) non è intenzionato a riprendere la guida della nostra gloriosa PallacanestroVarese; del resto piccoli segnali si erano già evidenziati nel rocambolesco finale della stagione.

Per un coach americano è complesso entrare e recepire certe situazioni tipiche dello sport italico; penalizzare una squadra e una società (in parte) che nulla aveva a che fare con il caso Tepic privandola di continuare il meritato percorso sul campo, risulta inaccettabile e fuori da ogni logica, non solo di Matt Brase ma, probabilmente per qualsiasi coach americano.

Bene facciamocene una ragione e prendiamone subito atto.

Certo la situazione si complica dannatamente a partire dalla riconferma del campione Brown, la stagione è nel vivo della formazione del roster, i primi innesti sono stati scelti proprio nella continuità della scorsa stagione.

E ora? si domandano molti tifosi; per quel che mi riguarda è inutile stracciarsi le vesti, sicuramente Scola un piano B nel cassetto lo tiene.

Bene, se esiste lo si percorra senza se e senza ma evitando magari questioni contrattuali/burocratiche col coach di Tucson che solitamente non portano mai nulla di buono oltre ad essere inutilmente lunghe.

Ci siamo davvero amati ma ora ognuno per la sua strada, quello che interessa è creare una squadra competitiva con un coach affidabile e cercare di riprenderci quei playoff che ci eravamo meritati.

Buona fortuna caro Matt Brase, senza rancore e comunque grazie per lo spettacolo che ci hai regalato, noi siamo Varese, temprati a ogni situazione, forti della nostra gloriosa storia in Italia e in Europa.

Giocatori e coach ne sono passati tanti e ne passeranno ancora, il nostro orgoglio e il nostro blasone resteranno indelebili per sempre.

Buon proseguimento per la sua professione

Alessandro Burin

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui