Uno è stato il protagonista di un’intervista settimana scorsa, l’altro lo sarà nella prossima, piccolo spoiler. Di chi stiamo parlando? Di Wei Lun Zhao e di Marco Allegretti, lo yin e lo yang della nuova Varese Basketball, la massima espressione di quel nuovo corso che la società ha deciso di intraprendere, pur con tutti i rischi del caso.

E’ impressionante notare come questi due giocatori rappresentino tutte queste cose insieme e anche di più: uno, Zhao, il gioiellino di casa che a suon di canestri, minuti, professionalità e spessore morale di altissimo livello, per un ragazzo che ha pur sempre solo 17 anni, sta stupendo tutti in Italia e non solo, come la convocazione con la selezione Adidas Next Gen della scorsa settimana dimostra. L’altro, Allegretti, beh, cercare di definirlo sarebbe improprio e anche complicato per uno che incarna quello che vuol dire essere roburino in tutto e per tutto, un giocatore di altissimo profilo ma soprattutto una grande persona, che quest’anno ha il compito di essere la guida di un nuovo corso cestistico lontano dalla pallacanestro che lo ha consacrato ma che in lui trova un sostegno imprescindibile per realizzarsi.

Zhao e Allegretti, l’asse portante play-pivot che è assioma di ogni squadra che si rispetti, la colonna vertebrale che ogni squadra cerca di centrare con il mercato durante l’estate e che Varese BasketBall si è trovata o meglio, costruita, in casa propria.

Due giocatori, dicevamo, tanto diversi, per caratteristiche, età, ruolo, estrazione cestistica, quanto simili, per personalità, serietà e disciplina, tanto da essere i due veri leader della squadra biancoblu. Così agli antipodi e così vicini, in una transizione cestistica, in un progetto che punta sui giovani appoggiandosi alla sapienza ed esperienza di chi di battaglie in campo ne ha gi vissute a bizzeffe.

Non è un caso se le fortune del gruppo guidato da coach Gabriele Donati passino proprio dalle sapienti mani di questo terribile duo: Zhao con i numeri, capocannoniere del girone con i suoi 18.4 punti di media, novellino lo scorso anno in CGold, dominatore in quest’annata in Serie B; Allegretti con la presenza, preziosa, determinante, efficace, come il quarto posto nella speciale classifica riferita alle valutazioni totali del Girone A, con 271, 13 di media, dimostra .Il centro del nuovo progetto Varese BasketBall che passa dagli estremi di una squadra che in mezzo ha tanto per crescere, stupire e produrre talenti, partendo dalla certezza di potersi affidare al proprio asse play-pivot, trovato, o meglio, costruito in casa, che è già un primo prezioso profitto del nuovo corso intrapreso dalla società.

Alessandro Burin

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