Un nome e una garanzia: Emanuele Cosso, della Valceresio, si è confermato ancora una volta tra gli attaccanti più decisivi del calcio dilettantistico. Nonostante l’infortunio subito a metà del girone di ritorno, l’attaccante biancoverde classe ‘94 ha comunque messo a referto la bellezza di 19 reti. Il primo impatto con la Seconda Categoria non ha destabilizzato il numero 9, che, come da tradizione, ha continuato a gonfiare le reti avversarie con grande facilità contribuendo alla vittoria del campionato da parte della Valceresio.

Come è andata la stagione?
“Non posso dire niente di meno che benissimo. Abbiamo raggiunto l’obiettivo. La stagione è stata faticosa, siamo partiti male ma alla fine abbiamo vinto e, in fin dei conti, è tutto quello che conta”.

A chi daresti il Pallone D’oro?
“Lo darei al mio capito Di Carluccio: è un trascinatore. Ha vissuto il dramma della retrocessione e quest’anno ha meritato sul campo la vittoria del campionato con delle prestazioni incredibili”.

Quale è stata la tua miglior partita?
“La mia miglior partita credo sia stata quella contro il Gazzada nel girone d’andata. Ho segnato una tripletta con due gol su punizione, che non è facile”.

Chi è il tuo idolo?
“Il mio idolo è Zlatan Ibrahimovic. È un giocatore fantastico, fuori dagli schemi convenzionali che nonostante la grande altezza e fisicità ha anche grande qualità. In campo aveva un dominio folle”.

In caso di vittoria, a chi dedicheresti questo premio?
“Lo dedicherei a mio papà, che mi segue tutte le domeniche, e alla mia ragazza che mi supporta sempre”.

Andrea Vincenzi

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