
C’è una squadra che dallo scorso agosto continua a sorprendere: il primo effetto “wow” è arrivato alla composizione dei gironi, quando sono rimasti tutti a bocca aperta di fronte alla scelta del crl di inserirla nel girone del varesotto, il secondo, parzialmente in negativo, quando dopo le prime 5 giornate (più Coppa Lombardia) non era giunta nemmeno una vittoria, ed infine il terzo, quando si è tirata una riga al termine del girone d’andata vedendo tale formazione a quota 21 punti, ben +8 sulla zona salvezza. Di chi stiamo parlando? Del Garbagnate di mister Dalla Grana e capitan Matteo Cozzi.
Proprio il difensore classe ’88, al secondo anno in maglia rossoblù, ovvero colui che ha raccolto l’eredità di Davide Basilico, ex capitano del team ed ora allenatore della Juniores della Rhodense, traccia un bilancio di queste prime 16 sedici giornate e lo fa con serenità assoluta ma anche un pizzico d’orgoglio.
Partiamo dall’inizio Matteo: ti aspettavi di approdare nel varesotto?
“Assolutamente no, non me l’aspettavo io ma nemmeno la dirigenza e i compagni, ci hanno davvero lasciati perplessi, questa società ha sempre fatto da parte del gruppo di Legnano o al massimo del milanese, ma varesotto no, solo per quanto mi riguarda, quando facevo altre categorie un po’ avevo girato anche da queste parti, ma in generale è stata una cosa nuova davvero per tutti”.
E quali sono le prime differenze che hai notato?
“Se paragono la Prima Categoria della passata stagione, girone milanese, a questa, posso dire che un anno fa c’erano 3 o 4 candidate destinate a salire e che poi hanno fatto tutte benissimo, vedi la Turbighese che ha vinto il campionato, la Cob 91 i playoff, e che la classifica era un po’ più spaccata, o meglio c’era un gap più ampio fra le prime e le ultime, quest’anno invece c’è una corazzata in fuga e poi le altre sono tutte vicinissime, si rubano punti a vicenda, ci sono formazioni toste anche in zone più tranquille della classifica, vedi il Cassano che personalmente mi è piaciuta molto, posso dire, però, che un anno chi doveva salvarsi era forse più agguerrito, ma qui manca ancora un intero girone e potrei essere tranquillamente smentito”.

Concentrandoci sul Garbagnate, cosa pensi del vostro percorso fino ad oggi? Rispecchia gli obiettivi di inizio anno?
“Abbiamo fatto un po’ di fatica all’inizio per una serie di motivi, da un lato perché abbiamo perso alcuni punti di riferimento e ci siamo ulteriormente imbottiti di giovani, alcuni saliti dalla juniores, di conseguenza ci è voluto del tempo prima che prendessero confidenza con la categoria, dall’altro perché a delle buone prestazioni non seguivano i risultati, abbiamo fatto fatica a sbloccare la casellina vittorie, devo dire però che quando poi ci siamo riusciti abbiamo collezionato un po’ di punti che ci permettono di giocare con il massimo della serenità e questa aiuta tutti, giovani compresi”. “Quanto agli obiettivi – prosegue il capitano – è sempre stato quello della salvezza e ad oggi siamo in linea, anzi abbiamo anche un buon margine di punti che ci divide dalla zona rossa. Qualcosa in più? È ancora lunga, e prima ci salviamo anche matematicamente, prima possiamo guardare altrove, l’obiettivo è e resta quello ma se dovessimo trovarci lì lì con i playoff perché non tentare…vedremo come si evolverà, noi siamo sereni così e dobbiamo continuare a navigare giorno per giorno”.
È questo il punto di forza del Garbagnate? La serenità con cui riuscite a fare tutto?
“Ma io direi proprio di sì, una serenità che ci siamo costruiti da soli, nel senso che avere quella posizione in classifica ci permette davvero di allenarci bene in settimana, con serietà ma senza pressioni eccessive, ma anche aver assemblato questo gruppo, fatto di tanti giovani e di gente volenterosa, c’è entusiasmo, il mister ci guida bene e si fa sentire poco, anche se quando si fa sentire va giù tosto (ride ndr), in queste categorie un clima così è fondamentale”.
Per quanto ti riguarda in maniera diretta, sei soddisfatto di quanto fatto fino ad oggi?
“Io sono alla mia 20esima stagione in prima squadra, e andare al campo con leggerezza ed entusiasmo è la cosa più bella, ho avuto un infortunio alla prima giornata di Coppa Lombardia che mi ha tenuto fuori 10 partite, poi ci ho messo un po’ a carburare, anzi lo sto ancora facendo, però devo dire che in ogni mia presenza ho dato il mio contributo, domenica scorsa era forse la mia 4ª o 5ª presenza da titolare”.
Il presente dice Gallarate: domenica la vostra avversaria sarà proprio la prima della classe, come l’affronterete?
“Il mood deve essere quello di giocare come abbiamo sempre fatto e tentare di fargli uno scherzetto, strappandogli qualche punto, restano i favoriti questo è indubbio, ma noi non abbiamo nulla da perdere, se dovessi immedesimarmi in loro immagino che vogliano chiudere la pratica quanto prima, sono lanciatissimi verso il titolo, vorranno togliersi “questo pensiero”, dal canto nostro non è la partita che decide la nostra stagione ma è una partita in cui fare bella figura può darti qualcosa in più”.
Sei pronto, infine, a cimentarti nella nostra schedina?
“Certo, ma sulla mia partita non mi sbilancio, troppa scaramanzia, anche perché poi chi li sente i miei compagni in spogliatoio”.
LA SCHEDINA
Antoniana – Faloppiese Ronago x2
Arsaghese – Cas 1
Folgore Legnano – San Michele 1
Garbagnate – Gallarate no comment
Valceresio – Cantello Belfortese x
France Sport – Sommese 1
Tradate Abbiate – Marnate Gorla 1x
Gorla Minore – Uv Cassano 1
Mariella Lamonica