Archiviato un amaro lunedì di riposo, il Varese è tornato a lavorare alle Bustecche con vista su Sanremo (sabato 25 gennaio alle ore 14.30), match giocato d’anticipo in vista dell’infrasettimanale di mercoledì 29 gennaio in casa contro l’Oltrepò. A scapito della classifica, l’abilità biancorossa dovrà esser quella di ritrovare fin da subito la fiducia e i giusti stimoli per continuare il proprio percorso di crescita nel Girone A. A prescindere da dove questa strada porterà.

-45 (-11)

Si parte come sempre dalla fredda matematica, proprio ciò cui si aggrappa il Varese (come ribadito da Roberto Floris) per continuare a credere in quella che sembra sempre più un’autentica missione impossibile. A 15 giornate dal termine, poco o tanto a seconda di come le si interpreta, sono 45 i punti ancora a disposizione e il biancorossi ne devono recuperare undici al Bra. Il Varese, parola di Valagussa, deve solo cercare di vincere il più possibile e sperare che i giallorossi inizino a perdere qualche punticino qua e là; apparentemente difficile, visto il trend stagionale (e i tifosi biancorossi guardano già al prossimo anno), ma la speranza è sempre l’ultima a morire e da qui al prossimo 4 maggio ci saranno scontri diretti e tante trappole. Sulla carta (che fa fede fino ad un certo punto) saranno proprio i giallorossi a dover affrontare quattro sfide di media-alta difficoltà contro Lavagnese (in trasferta), Derthona (in casa), Chisola (in trasferta) e NovaRomentin (in casa); a comandare è però il campo e il rettangolo verde sta dando sempre ragione alla capolista.

Analisi di campo

Cos’è mancato al Varese a Imperia? Il gol. Fin troppo facile a dirsi, per quanto la razionalità imponga di pensare che un pareggio su quel campo contro un avversario del genere (in un super momento) sia un risultato “accettabile”. Difficile, infatti, immaginare un Varese sempre vincente da qui alla fine del girone di ritorno: vietato perdere, ma qualche pareggio andrà messo in conto. A Imperia è mancato anche Marchisone (fermato dalla febbre). Il campo dei se e dei ma è sempre opinabile e di difficile interpretazione; eppure, più di qualche tifoso biancorosso si è chiesto cosa sarebbe successo se il fantasista classe 2001 fosse stato a disposizione anche solo per i minuti finali. La sensazione è infatti che sia mancata la regia negli ultimi venti metri: il Varese arrivava nei pressi dell’area avversaria, ma attaccava più di frustrazione e frenesia che di testa, e qui si spiegano i tanti errori (sia di scelte che di finalizzazione). Romero, ad esempio, ha portato la soluzione del gioco aereo che non sempre è stata sfruttata nel modo giusto: sui lanci lunghi l’ariete classe ’92 ha potuto lavorare di sponda, ma in area di rigore sono arrivati pochi palloni per lui appetibili. Dall’altra parte l’imperia non è stata da meno, aggredendo la metà campo ospite con rabbia senza però la lucidità giusta per gestire alcune ripartenze davvero interessanti. Ne è quindi emersa una partita adrenalinica per i continui ribaltamenti di fronte che ha logicamente portato ad un nulla di fatto in termini di risultato.

Analisi di mercato

A questo Varese manca qualcosa? Difficile imputare qualcosa al lavoro della dirigenza che ha allestito quello che sulla carta è un organico adatto a giocarsi la promozione; la variabile che nessuno poteva mettere in conto era un Bra in versione carro armato che sta dominando in tutto e per tutto la stagione mantenendo un rendimento straordinario che vale l’attuale +11. Il modello piemontese (basato sulla progettualità) deve in tal senso esser preso d’esempio (come quello dell’Alcione l’anno scorso): se il Varese fa bene a credere alla rimonta (o a eventuali speranze ripescaggio), è altrettanto doveroso iniziare ad interrogarsi sugli eventuali risvolti per il prossimo anno. Tradotto: consolidare, mantenere l’organico portante che sta comunque rendendo bene e rinforzarlo con i giusti tasselli per trasformarsi nella corazzata ammazza-campionato.
Nel frattempo, è andato in porto il nuovo (preannunciato) colpo di mercato: alle Bustecche si è infatti presentato Mattia Piccioli (nella foto in basso), esterno classe 2005 in arrivo dallo Spezia che andrà a completare il pacchetto under sulle corsie.

Perché Sanremo è Sanremo

Lo sguardo non può però che andare a Sanremo, teatro di dolci ricordi per la storia recente biancorossa: dalla salvezza targata Ezio Rossi al trionfo playoff di Gianluca Porro, il Comunale matuziano è una stadio caro ai tifosi del Varese e la speranza bosina è che proprio sul campo ligure possa in qualche modo riaccendersi la fiamma della speranza. Di mezzo, però, 90′ contro una squadra in crisi e pronta a lasciarsi alle spalle un periodo da incubo. Tolta la vittoria sull’Albenga (scontata fino a un certo punto), ai biancoazzurri mancano i tre punti dal 2-1 sulla Lavagnese datato 10 novembre: nel mezzo cinque pareggi e quattro sconfitte (oltre al già citato 2-0 sull’Albenga). Il cambio di allenatore (da Gori a Scalise, ex Castellanzese e Caronnese) non sembra aver invertito la rotta e i liguri rischiano di affondare pericolosamente in zona playout (a soli tre punti di distanza).

Se le ambizioni per i padroni di casa non mancano, il Varese dovrà esser bravo a trovare i giusti stimoli per ripartire dopo l’1-1 di Imperia e proseguire la striscia di risultati utili consecutivi. Con la tappa di Sanremo si chiuderà il trittico ligure (archiviate in tre settimane le trasferte più lunghe del girone), e serviranno i tre punti, per poi concentrarsi su un sestetto di partite assolutamente alla portata (Oltrepò, Fossano, Borgaro Nobis, Saluzzo, Asti e Derthona) che condurranno ai big match con Vado e NovaRomentin. Sguardo troppo oltre? Probabilmente sì. Focus solo su Sanremo a pochi giorni dal Festival della canzone italiana con la speranza di ballare al ritmo dei tre punti.

A referto

Fronte Varese, il Giudice Sportivo ha notificato le ammonizioni di Daqoune e Bonaccorsi (che entra in diffida). Nella Sanremese non ci sarà Giuseppe Manno, squalificato due giornate “per avere, a gioco in svolgimento, colpito un calciatore avversario con una gomitata allo stomaco“. Mercoledì prossimo all’Oltrepò mancherà Matteo De Rinaldis, cui sono state date quattro giornate “per aver rivolto espressione irriguardosa all’indirizzo del Direttore di Gara“.
AMMONIZIONE (V infrazione)
Daqoune
AMMONIZIONE (V infrazione)
Mikhaylovskiy
AMMONIZIONE (IV infrazione)
Ferrieri, Valagussa, Maccioni, Bonaccorsi
AMMONIZIONE (III infrazione)
Vitofrancesco
AMMONIZIONE (II infrazione)
D’Iglio, Priola, Banfi, Floris (allenatore), Ropolo, Molinari, Marangon
AMMONIZIONE (I infrazione)
Maddalena (Team Manager), Malinverno, Provenzano (viceallenatore)

Matteo Carraro

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