Olginate, meno di 8 km da Lecco, terra non certo incline ai colori biancoblu. Ma rivalità storiche a parte, quella di domenica in Brianza (ore 15, stadio “Comunale”) per la Pro Patria è solo un’altra trasferta inedita. La nona di questa ruspante stagione in Serie D. Portarsi a casa i 3 punti equivarrebbe a sigillare i playoff e a regalarsi un ultimo turno di pura formalità. Ma più di ogni altra cosa, contro l’Olginatese servirà dimostrare che le 4 banane di Scanzorosciate (copyright garbiniano) sono state un chiaro punto di svolta sulla strada degli spareggi in coda al campionato. E che cambiare allenatore non è stato certo un vezzo.

Perennemente javorcizzati. La Pro Patria non vince due trasferte back to back dal 2013: 0-2 a Castiglione il 2 febbraio e 2-5 a Monza 7 giorni dopo (peraltro nel recupero della 16^ rinviata per neve il 16 dicembre precedente). Per Ivan Javorcic insomma, è già tempo di fare i conti con corsi e ricorsi quadriennali della recente storia tigrotta. Registrato il rientro di Ferraro, l’assenza ormai acquisita di Mauri e quella probabile di Arrigoni (guaio muscolare, rischio sconsigliato), tutto porta nella direzione della conferma del 3-5-2 di domenica scorsa. Chi lascerà il posto a Sasà? Nella gestione precedente saremmo andati sicuri su Garbini. Ma con lo spalatino in panca, meglio non azzardare conclusioni.

Alla resa dei Corti. Fare due punti più del Dro e uno più dello Scanzorosciate. Questa (a spanne), la dieta necessaria nelle ultime 2 giornate all’Olginatese per evitare i playout (ma attenzione anche ai 7 punti di distacco che potrebbero scongiurarli). Al momento, l’appendice post stagionale metterebbe in cartellone lo scontro a basso chilometraggio con l’attiguo Lecco. Ma (tanto per gradire), all’ultima giornata la sceneggiatura prevede anche l’aperitivo salvezza con lo Scanzorosciate. Roba da cuori forti per una squadra abituale inquilina delle zone a rischio. Dopo la parentesi Rocco Cotroneo, il 7 febbraio è tornato alla guida tecnica Fabio Corti. Per l’ex bandiera bluceleste, 10 punti in 10 gare prima dell’esonero (3 vittorie, un pareggio e 6 sconfitte), e identico percorso in altrettante partite dopo il suo rientro. Tra l’altro, contro le prime 5 i bianconeri ne hanno perse 9 su 9. Per fare Bingo manca giusto il ritorno con la Pro Patria. Chi gioca domenica? Fuori il centroboa Recino per squalifica e dentro Brognoli dopo il turno di stop, il 3-5-2 che ha fatto capolino nelle ultime uscite potrebbe prevedere Gianmarco Celeste (96) in porta; il 17enne Tarasco (00), il capitano Simone Narducci e Carlone (98) in difesa; Menegazzo, l’italo-tunisino Laribi, Nasatti (96), il veterano Brognoli e Cestagalli (97) in mediana; Davide Rossi (12 gol in stagione) e Tremolada (99) davanti. Cioè, 6 under, 4 ultratrentenni più il classe ’94 Menegazzo. Bell’esempio di miscela generazionale.                              

Marco Sicurello di SeregnoTrainspotting. Designazione ricaduta sull’ingegnere ferroviario Marco Sicurello di Seregno (assistenti Vincenzo Blasi e Sergiu Petrica Filip entrambi di Torino). Il fischietto brianzolo ha officiato in stagione 9 gare (una nel Girone B) con 6 successi interni e 3 pareggi. Vittorie esterne? Nessuna. Pregasi provvedere.

Giovanni Castiglioni