A volte una passione nasce in modo casuale, questo è il caso di Nila Bortolino, portiere della A1 femminile della Pallamano Cassano Magnago. Protagonista nell’ultima uscita contro Pontinia, l’estremo difensore amaranto aveva già dimostrato in precedenza di saper giocare ad altissimi livelli grazie anche all’esperienza accumulata nelle nazionali azzurre minori e ancora una volta ha confermato di essere un ottimo portiere.

Hai fatto parate veramente importanti nell’ultima partita, sei soddisfatta della tua prestazione?
“Diciamo di sì, ma sono convinta che si possa sempre far meglio. Sono molto più contenta per la prestazione della squadra e dopo il match contro Cellini Padova siamo riuscite ad avere una reazione di squadra. Sapevamo che la gara con Pontinia sarebbe stata difficile, ma minuto dopo minuto siamo rimaste unite e abbiamo lottato insieme portando a casa una vittoria molto importante per noi”.

Ho visto che esultavi spesso con la panchina dopo i tuoi interventi, come ti trovi con le tue compagne e l’allenatore?
“È una cosa che ho sempre fatto, penso che sia una mia caratteristica; mi aiuta a caricarmi e credo di riuscire a caricare anche il resto della squadra. Mi viene naturale, non lo faccio per apparire in un determinato modo, però penso che abbia anche un effetto psicologico. Quando vedo un avversario che mi esulta davanti dopo un goal o che esulta con la squadra, sento qualcosa dentro. Penso che sia un segnale da mandare agli avversari, per far capire che oltre ad essere unite, noi lottiamo”.

Come mai la scelta di fare il portiere?
“Ho una storia particolare: ho iniziato giocando a calcio ed, essendo in una squadra maschile, un po’ mi vergognavo e in più mancava il portiere e, quindi, mi sono messa tra i pali. Poi mi sono appassionata al ruolo e quando sono passata alla pallamano casualmente serviva di nuovo un portiere e sono stata contenta di proseguire in questo ruolo”.

Quando hai deciso di passare alla pallamano?
“Ho cominciato a giocare a pallamano a 13 anni. Ero partita nella Petrarca Pallamano e in quel periodo stavano preparando le finali nazionali. Ancora una volta è stata una coincidenza: mancava il portiere della mia categoria e, non so bene come, hanno sentito di me e mi hanno chiesto di andare a disputare le finali nazionali con loro. Ho conosciuto così questo sport, mi sono trovata molto bene con le compagne e, al termine di quell’estate, ho dovuto scegliere quale dei due sport continuare”.

Nelle ultime partite avete avuto grandi difficoltà nei primi 30’, poi cos’è cambiato?
“Sicuramente un fattore dalla nostra parte era quello di giocare in casa. In più, personalmente, avevo una gran voglia di riscatto. È stata la stessa cosa che ho percepito dalle ragazze dopo alcune prestazioni non eccezionali: c’era molta più grinta e determinazione per far bene. Questi aspetti, uniti alla voglia di fare un’impresa in una sfida molto difficile, hanno fatto uscire la voglia di fare ognuna al massimo il nostro compito. Durante la partita si è creata un’armonia di squadra che ci ha permesso di vincere un incrocio molto complicato”.

È stata una vittoria importante contro Pontinia, molto più quotata di voi. Può essere la svolta della stagione?
“Penso di si, però ogni partita è un mondo a sé, ci sono tanti fattori che vanno a confluire. Non mi piace usare il passato per prevedere il futuro, però sicuramente ci ha dato carica e consapevolezza di ciò che possiamo fare. Adesso, purtroppo, ci sarà uno stop, anche se sono molto felice per le ragazze della nazionale, ma spero che alla ripresa possiamo ripartire da qua”.

Adesso c’è la pausa e ci sarà modo di lavorare su alcuni aspetti che non hanno funzionato. Come vi organizzerete?
“Negli ultimi giorni abbiamo iniziato a lavorare un po’ di più fisicamente. Dobbiamo approfittare della pausa per proseguire il lavoro fisico iniziato in estate perchè un conto è il mantenimento e un altro è fare carico. Poi ci concentreremo sugli aggiustamenti tattici di attacco e difesa, anche se in genere si prepara la tattica in base all’avversario per poter sfruttare al massimo i loro punti deboli e limitare i punti forti”.

Alla ripresa dovrete affrontare Malo, sulla carta più facile di Pontinia.
“Quest’anno non ci possiamo permettere di sottovalutare nessuno. Giocheremo fuori casa, che è sempre uno svantaggio, ma dobbiamo andare lì con la stessa determinazione e la stessa voglia di fare di quando siamo tra le mura amiche, con consapevolezza dei nostri mezzi e facendo al massimo quello che sappiamo fare. Se riusciremo in questo intento usciremo sicuramente soddisfatte dal campo, magari anche con una vittoria”.

Andrea Vincenzi

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