Andrea Acquistapace, difensore classe 2000, da febbraio veste la maglia neroverde della Castellanzese; nella prima parte di stagione ha militato fra le fila della Sanremese (Serie D girone A). Acquistapace cresce nel vivaio di Inter e Como, poi le esperienze in Serie D con le maglie di Seregno, Inveruno, Capodarsego, Delta Porto Tolle e in ultimo, come detto, Sanremese.

Da questa stagione hai inziato a vestire neroverde, come ti trovi in Castellanzese e cosa ti ha spinto ad accettare la chiamata della società durante il mercato di riparazione? Sei stato anche l’ultimo innesto per lo scacchiere di Corrado Cotta…
“Ho subito accettato la proposta neroverde perché conoscendo un po’ l’ambiente e vedendo gli ultimi anni e risultati della Castellanzese, nonostante la posizione in classifica, sapevo che si sarebbe risollevata. Mi trovo molto bene qui, anche compagni; abbiamo subito creato gruppo, e ho ritrovato Chessa e Mandelli con cui avevo già avuto modo di giocare”.

Cosa ne pensi di questa stagione e della rosa neroverde? Dopo una prima parte di stagione decisamente complicata c’è stata un’inversione di marcia…
“C’è stata una netta ripresa e anche nelle ultime gare avevo già visto una bella scossa; mi piace molto osservare anche le altre squadre e anche quando ero nel girone A vedevo diversi video e highlights tra cui anche quelli della Castellanzese”.

Proprio nel giorno del tuo esordio è arrivata una vittoria pesante e tu avevi anche sfiorato il gol…Quale è il tuo obiettivo personale?
“L’obiettivo personale è fare bene, dare contributo alla squadra per poi cercare di fare ancora meglio. Speriamo arrivi il gol, ma preferisco far fare gol. Non sono tanto goleador, ma più assist-man”.

Durante la sosta del campionato – causa torneo di Viareggio – c’è stato un test match con il Novara, capolista del girone A. Anche lì si sono viste cose decisamente buone…
“Abbiamo giocato contro una squadra di rilievo, prima nel girone A e non abbiamo di certo sfigurato o sofferto più di tanto. Sicuramente è stato un bel banco di prova, ci siamo potuti confrintare con una delle squadre più attrezzate”.

Ora vi attendono due partite complicate come Brusaporto e Legnano, ma con le “big” la Castellanzese ha sempre fatto bene…Poi arrivano le “piccole” con cui i neroverdi hanno sempre fatto fatica. A cosa è dovuta questa difficoltà?
“Quando incontri un Sangiuliano, un Desenzano Calvina o comunque una squadra di quelle davanti, mantieni più alta l’attenzione, mentre con le piccole ti concedi l’errorino: ecco dobbiamo cercare di evitare anche la piccola svista”.

Oltre al calcio, come impieghi il tuo tempo?
“Studio psicologia a Padova. Le materie umanistiche mi sono sempre piaciute e Psicologia ancora di più”.

Martina Crosta

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