1-1 dolce e amaro per il Varese che da un lato si porta a casa un punto prezioso contro la NovaRomentin, ma dall’altra parte non può che esserci un filo di rammarico per non aver rosicchiato altri due punti al Bra (sconfitto a Voghera). Bilancio sul quale Roberto Floris condivide, anche se il tecnico biancorosso si lascia andare ad un lungo sfogo sulle condizioni del terreno di gioco del “Franco Ossola” che hanno inevitabilmente influito sull’andamento del match: “Accorciamo di un punto sulla vetta, e questa è una buona cosa, anche se i punti potevano esser tre, seppur devo subito ammettere che non li avremmo meritati visto che per alcuni tratti abbiamo subito il gioco avversario. C’è però un grosso ma da evidenziare, ed è il campo. Si tratta di un aspetto che avevo già toccato in occasione delle vittorie e avevo voluto mettere le mani avanti perché sapevo che sarebbe arrivato questo momento: giocare su questo terreno di gioco è controproducente per il mio Varese, per quello che prepariamo durante la settimana. Dobbiamo snaturare il nostro gioco e non abbiamo i giocatori per poterlo fare: finiamo per abbassare il nostro livello ed esaltare quello altrui. Veder sbagliare venti palloni a giocatori come Banfi e Barzotti è assurdo“.

Con questo non voglio sminuire la prestazione degli avversari prosegue Floris che hanno saputo metterci in difficoltà, ma parlerò con la proprietà: c’è bisogno di intervenire. So che non dipende dal Varese, ma giocare su un campo così è irrispettoso per me e per i miei giocatori. Troppo brutto per non potarne parlare. Oggi non sarei stato contento di vincere, anche se ogni tanto se ci girasse bene non sarebbe male, e a conti fatti abbiamo preso un gol in fuorigioco e non ci è stato dato un rigore solare. Se avessimo vinto oggi l’avremmo vinta in maniera fortuita, snaturandoci, e a me non piace“.

Sul campionato, Floris prosegue: “In questo girone non si vincono tutte le partite: bisogna stare lassù e perdere meno terreno possibile. Lo storico degli ultimi anni non mente: Sestri Levante a parte, chi ha vinto se l’è dovuta sudare fino alla fine. Le partite saranno così fino alla fine, poi chi a dicembre deciderà di far quel passettino in più rinforzando l’organico andrà nei piani alti. Messaggio alla società? Il direttore ha costruito una squadra fortissima che purtroppo non ho mai potuto sfruttare appieno. Io non intervengo sul mercato: sicuramente abbiamo impostato una squadra più forte a livello tecnico che non fisico, e su questo campo serve giocare sporco“.

Dello stesso avviso Samuele Bonaccorsi: “Abbiamo affrontato una squadra molto forte che ha saputo metterci in difficoltà. Peccato perché avremmo voluto vincere e vedendo il risultato del Bra aumenta il rammarico. Sicuramente in questo campo è difficile giocare e per noi fare 19 partite qui è frustrante e limitante dal punto di vista del gioco: siamo stati costretti a lanciare lungo e spesso sulle seconde palle avevano la meglio loro. Nel secondo tempo siamo partiti forte trovando il gol, poi abbiamo preso un pari che mi sembrava in netto fuorigioco. Il mio gol? Contento, ma il mio obiettivo è non far segnare gli avversari“.

Abbastanza soddisfatto il tecnico dei piemontesi Pablo Gonzalez: “Buonissimo primo tempo mettendo in difficoltà una grande squadra. Spiace per non averla portata a casa perché abbiamo avuto l’opportunità per farla, ma non era facile rimetterla in piedi dopo lo svantaggio. Dobbiamo continuare a crescere e migliorare, soprattutto da un punto di vista offensivo. L’accoglienza di Varese? Visto il mio passato, quando vengo a Varese so di trovare un ambiente a me ostile, ma affrontare piazze del genere è il bello del calcio ed è sempre bello venire qui. Il Bra? Penso solo alla mia squadra: se non facciamo il nostro è inutile fare calcoli“.

Matteo Carraro

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