Perilli 5,5: Zibaldone di chicche e svarioni. Ma con cinque papaveri sul groppone, la sufficienza è un miraggio. Variegato
Guglielmotti 5,5: Parte a fionda, poi si pianta frenato da qualche amnesia. Zavorrato
Botturi 5: Servirebbe la ramazza, ma lui spesso sta a guardare. Osservante
Anderson 5: Mette lo zampino quando non dovrebbe e non lo fa quando sarebbe acconcio. Contrariato
Panizzi 5: Dalla sua parte è sciambola a nastro. La diagonale questa sconosciuta. Frastornato
Candido 6,5: Vispo come la Teresa, ci mette pure un gol di rapina. Arzillo
Ulizio 5: Esce e si torna a giocare in undici. Effimero (dal 46′ Giorno 6,5: Se leva dal repertorio la tendenza al ricamo, su di lui si può contare. Redivivo)
Cannataro 5: Non trova la posizione fino a quando Oliveira non gliela ricava in panchina. Avulso (dal 70′ Bianciardi s.v.: Entra quando monta la bagarre e fa il suo senza svolazzi. Essenziale)
Taino 7: Il Barba spinge e sbuffa come un toro. Tagga tutte e tre le reti tigrotte. Smodato
Serafini 7: Che mondo sarebbe senza Nonno Teo. Meglio non pensarci. Intramontabile
Terrani 5,5: Il menu della casa prevede solo testa bassa e uno contro tutti. Solista (dal 63′ Baclet 6: La bilancia è una nemica amatissima, ma lui è pronto alla pugna. Tosto)
Allenatore: Lulù Oliveira 5,5: Lo spirito è il suo forte. Il lavoro sui fondamentali, però, necessita un po’ di ripasso. Rivedibile
Arbitro: Vito Mastrodonato di Molfetta (Badoer – Tribelli) 6,5: Pignolo il giusto e attento quanto basta. Solido
Giovanni Castiglioni